È Giuseppe Milazzo l’ottavo candidato nella lista per le Europee in Forza Italia. Ancora una volta il braccio di ferro con l’ala dei «ribelli» in casa forzista fa segnare un punto in favore del luogotenente di Silvio Berlusconi in Sicilia, Gianfranco Micciché.
Di certo è stata determinante, ieri sera, la visita ad Arcore del presidente dell’Ars. Inizialmente infatti nella lista scritta di proprio pugno dal fondatore di Forza Italia il nome di Milazzo – capogruppo forzista a sala d’Ercole – era stato depennato, in favore dell’eurodeputato uscente Giovanni La Via, la cui candidatura era caldeggiata dal vicepresidente della Regione, Gaetano Armao, dalla compagna e deputata nazionale Giusy Bartolozzi e dal sindaco di Catania e commissario forzista all’ombra dell’Etna Salvo Pogliese. A sostegno di La Via, che alle Regionali 2017 ha corso nelle fila degli alfaniani e a sostegno del candidato di centrosinistra, c’era anche il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani.
Adesso restano le ruggini che difficilmente saranno sanabili. Da quanto filtra dalle retrovie, potrebbe uscire a breve un comunicato del gruppo parlamentare all’Assemblea che inviterebbe Pogliese a «guardare alle cose che uniscono, non a quelle che dividono». Segno, insomma, che la ferita che si è creata in questi giorni è profonda.
Gli altri nomi in lista alle Europee sono quelli di Silvio Berlusconi, Saverio Romano, Dafne Musolino, Urania Papatheu, i sardi Salvatore Cicu e Gabriella Greco, e Giorgia Iacolino, figlia dell’ex eurodeputato Salvatore, consigliera comunale all’ombra della Valle dei Templi, sulla quale potrebbe confluire il consenso degli autonomisti, dopo il divorzio dalla lista di Fratelli d’Italia.
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