«Quindicimila euro per stare tranquillo». Sarebbe stato questo il prezzo imposto a un imprenditore. Che ha preferito denunciare tutto ai carabinieri. Le indagini dei militari hanno portato all’arresto del 40enne pregiudicato Filadelfo Carpagnano e del 34enne F.G., entrambi ritenuti vicini al clan Nardo, attivo nel Siracusano. Che a sua volta è considerato una diramazione diretta della famiglia mafiosa dei Santapaola-Ercolano di Catania.
I due uomini avrebbero preso di mira un cantiere per la costruzione di un impianto di compostaggio, allestito in territorio catanese ai confini con il comune di Lentini,che servirà per la trasformazione dei rifiuti solidi urbani e degli scarti di produzione agricola e industriale biodegradabili. Al titolare avrebbero richiesto 15mila euro ripartiti in tre rate da cinquemila euro.
Denunciato il fatto i carabinieri hanno installato cimici e telecamere all’interno della zona di lavoro. E bloccato i due uomini subito dopo avere riscosso la prima parte dei soldi richiesti, al termine dell’appuntamento con l’imprenditore. Dopo le formalità di rito gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Bicocca. Sono adesso a disposizione del magistrato che conduce le indagini, il sostituto procuratore Marco Bisogni.
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