Erice, bombe e proiettili per l’esercitazione militare Per 15 giorni area interdetta e ordini di sgombero

Bombe a mano e proiettili. Domani e per altri 14 giorni una vasta area a nord di Erice sarà interdetta perché a disposizione del comando militare di Sicilia per un’esercitazione di tiro con armi individuali e di reparto. Che si svolgerà nel poligono semipermanente San Matteo. A delimitare la zona ci penseranno bandieroni di colore rosso e vedette a cui toccherà far rispettare il divieto di accesso. Inoltre tutti coloro che si troveranno all’interno del perimetro dovranno essere sgomberati: persone o animali. Anche se non è chiaro chi si dovrà occupare di allontanare questi ultimi. Così dispone l’ordinanza numero 11 del 2016 del comando militare autonomo di Sicilia. Che mette in conto anche eventuali danni e spiega come richiedere gli indennizzi. 

Il via all’esercitazione scatterà domani alle otto del mattino. Gli spari – compreso il lancio di bombe a mano – dovrebbero andare avanti fino a mezzanotte. La stessa cosa si ripeterà il 5, il 12 e dal 24 al 28 ottobre; l’8 e dal 21 al 25 novembre; e il 6 dicembre. In totale 15 giorni. «Non è la prima volta – conferma l’assessore del Comune di Erice, Salvatore Angelo Catalano – io vivo a 500 metri dal poligono, faranno solo un gran rumore, ma nulla di pericoloso. Al massimo accedono con i lince e le bombe a mano sono a carica ridotta, glielo dico io che sono anche ufficiale dell’esercito…». 

Sui pericoli, tuttavia, è la stessa ordinanza del comando militare a porre l’attenzione. «Chiunque, durante il corso delle esercitazioni, o anche a distanza di tempo, rinvenisse sul terreno proiettili inesplosi, dovrà astenersi dal rimuoverli (senza alcuna eccezione) perché un proiettile inesploso può scoppiare anche se leggermente mosso». L’invito è rivolto in particolare ai «proprietari dei terreni» che si trovano nei pressi del poligono. Non sarà dunque solo l’area militare a essere coinvolta. Cosa far se ci si ritrova davanti a un proiettile inesploso? «Si deve informare il comando militare o i carabinieri», avverte l’ordinanza.

Infine, prevista anche la possibilità di indennizzo per eventuali danni. Le istanze andranno presentate ai Comuni o ai carabinieri entro il quindicesimo giorno dalla fine delle esercitazioni.

Salvo Catalano

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