«L’erosione costiera e le mareggiate continuano a danneggiare la fragile spiaggia di Eraclea Minoa». Ennesimo allarme, corredato dalle immagini che parlano più di mille parole, da parte dell’ambientalista agrigentino Claudio Lombardo e della sua associazione Mareamico.
«Un’altra fascia di boschetto è sparita – denuncia – ed è crollato un ristorante ancora presente in spiaggia. Eraclea Minoa non può più aspettare gli interventi programmati dalla regione Sicilia». Un fenomeno che va avanti da 30 anni e che ha già distrutto 200 metri di spiaggia e 50 metri di boschetto.
Per correre ai ripari, la Regione Siciliana ha finanziato un progetto di oltre quattro milioni di euro, approvato e attualmente in attesa della valutazione di impatto ambientale, che prevede l’installazione di tre pennelli leggermente curvi, che partendo dalla costa si attestano su fondali, costituiti da materiale lapideo calcareo o lavico e da uno strato di pietra dello spessore di 50 centimetri alla base. La loro funzione è quella di proteggere la spiaggia dalla forza del mare e permettere così di creare artificialmente di nuovo la spiaggia. Per farlo si prevede di prelevare la sabbia finita nel vicino porto di Siculiana Marina e trasportarla via mare fino a Eraclea Minoa, dove sarà rimaneggiata e sistemata secondo precise livellette con pala meccanica.
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