Inquietante irruzione negli uffici del presidente della commissione regionale Antimafia siciliana Claudio Fava. Qualcuno, non ancora identificato, è entrato nell’ufficio – che si trova in un’area del palazzo chiusa ai visitatori – e ha tagliato una cravatta che il presidente conserva all’interno. L’indumento è stato trovato ieri con un taglio netto sul retro. Fava ha già incontrato il questore di Palermo Renato Cortese mentre sono in corso accertamenti attraverso il sistema di video sorveglianza per risalire all’autore del gesto.
Stando a quanto risulta a MeridioNews, il gesto sarebbe stato effettuato tra mercoledì scorso e la prima mattina di ieri. Fava, infatti, è solito lasciare la cravatta in ufficio. L’attenzione degli investigatori è rivolta a quello che sembra essere il messaggio che l’autore ha voluto inviare: la stanza di Fava non è inviolabile nonostante esista una sola copia della chiave, tenuta nella portineria dell’Ars. Il presidente della commissione Antimafia in questi mesti è stato al centro dell’attenzione, per i lavori svolti sul settore dei rifiuti e sul caso Antoci.
Dell’accaduto è stato informato anche il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e il segretario generale di Palazzo dei normanni. Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle esprime solidarietà al presidente della commissione regionale «Apprendiamo dalla stampa di questo accadimento – spiegano i deputati – che certamente non fermerà l’attività del presidente dell’antimafia. A Fava giunga il nostro abbraccio», concludono. A ottobre 2018 a Fava era stata recapitata una busta contenente un proiettile calibro 7.65.
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