English humour/L’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia porta sfiga

Abbiamo il dubbio che l’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia porti sfiga.

Antonio Ingroia,

 uno dei pm della Procura di Palermo, in prima linea nelle delicatissime indagini che investono in pieno ‘pezzi’ dello Stato italiano sulle stragi del 1992-1993, praticamente ‘costretto’ a prendersi un anno di aspettativa e ad eclissarsi in Guatemala per conto dell’Onu.

Roberto Scarpinato, procuratore generale a Caltanissetta, che ha scoperchiato il vaso di Pandora sugli intrecci tra istituzione e mafia riaprendo l’inchiesta sulle stragi, adesso è sotto accusa da parte del Csm, che ha aperto contro di lui un procedimento disciplinare. Motivo? Alla commemorazione della morte di Paolo Borsellino ha osato dire che “stringe il cuore a vedere, talora tra le prime file, nei posti riservati alle autorità, anche personaggi la cui condotta di vita sembra la negazione dei valori di giustizia e legalità per i quali tu ti sei fatto uccidere”.

Ed ora muore Loris D’Ambrosio. Si tratta del consigliere del Quirinale pizzicato al telefono con Nicola Mancino, ministro dell’Interno ai tempi delle stragi. Il quale, in buona sostanza, chiedeva a D’Ambrosio di vigilare sull’operato dei magistrati troppo curiosi e insolenti su quel periodo buio della storia repubblicana.

D’Ambrosio, ieri, è stato stroncato da un infarto. Sono quelle concatenazioni misteriose che rendono imprevedibile la vita. Soprattutto nella Repubblica italiana così ricca di misteri. 

Sì, sembra proprio che questa inchiesta porti sfiga…

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