Ci sono 1000 posti liberi nell’area interdetta ormai da anni a seguito del distacco di parte della parete rocciosa di Monte Pellegrino ma non prima di un panno d’anni potranno essere utilizzati. C’è un cimitero nuovo che potrebbe essere realizzato in località Ciaculli, ma il tema sta molto a cuore ai consiglieri comunali che su questo non trovano un punto d’incontro.
Intanto l’emergenza continua, i posti rimasti disponibili non sono sufficienti a far fronte alle richieste di sepoltura giornaliera , ma il sindaco ha l’obbligo di assicurare una sepoltura alle salme e dunque di trovare una soluzione.
Con ordinanza del 19 dicembre, il sindaco ha quindi deciso la sospensione parziale degli effetti delle concessioni ai privati, fino al 25 dicembre, tempo , si legge nel documento, «congruo per far fronte alle esigenze della cittadinanza».
Le aree cimiteriali sono aree del demanio comunale e dunque la concessione della sepoltura data al privato, decade nel momento in cui si presenta un problema di interesse pubblico, come l’emergenza nel caso specifico. Il comune ha necessità adesso di utilizzare quei loculi liberi e disponibili realizzati nelle sepolture private su area demaniale, finché no si libereranno i posti nella terra nuda dei campi di inumazione. Posto che dovrà essere lasciato libero almeno un loculo per le esigenze della famiglia concessionaria.
I posti salma in capi di inumazione, che ricadono nell’area interdetta a seguito della caduta massi, dicevamo, sono circa mille, il che risolverebbe l’attuale emergenza, motivo per il quale il Comune ha affidato alla Imera Società Cooperativa i lavori per il ripristino dei luoghi e la messa in sicurezza del costone roccioso, lavori iniziati lo scorso aprile e che non termineranno che nel 2016. Una storia, quella di quest’appalto, iniziata nel 2007 e che è rimasta ferma per 7 lunghi anni tra ricorsi, denunce, arresti, sospensioni. L’unica soluzione al momento quindi, oltre alla requisizione dei posti privati, sarebbe quella del nuovo Cimiteri di Ciaculli, per il quale il Comune aveva avviato le procedure per la realizzazione (nonché l’ampliamento del cimitero di Santa Maria di Gesù), ma c’è stato uno stop a seguito di pareri discordanti tra i consiglieri comunali, sulla scelta del luogo su cui realizzare il nuovo cimitero.
E intanto l’emergenza salme continua. Nell’ordinanza sindacale si leggono chiare le parole del dirigente del Servizio Impianti cimiteriali Sergio Maneri: «(…) Atteso che l’incremento di salme nei depositi potrebbe comportare problemi igienico-sanitari con il conseguente inevitabile rischio del diffondersi di epidemie».
Al momento il numero della salme nei depositi è al limite e ancora pare che il rischio sia sotto controllo. Ancora.
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