Domani lunedì 2 agosto alle 12 al PalaRegione di Catania si terrà un vertice della Protezione civile convocato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Una riunione voluta dal governatore per fare il punto della situazione e coordinare ulteriori azioni conseguenti all’emergenza incendi in Sicilia. Nel corso del vertice sarà anche esaminata la condizione di sicurezza degli stabilimenti balneari nell’Isola e la possibile adozione di ulteriori misure.
Intanto, a seguito della richiesta avanzata dalla Regione Siciliana, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato ieri sera il Dpcm con la dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale del sistema di protezione civile. «Il dipartimento – si legge in una nota della protezione civile – è al lavoro per coordinare l’invio di volontari, delle organizzazioni nazionali e delle colonne mobili regionali, che opereranno a supporto delle attività di spegnimento dei roghi. Questa mattina – continua la nota – si è svolta una riunione di aggiornamento durante la quale è stata confermata la partenza per la Sicilia, nella giornata di oggi, di squadre provenienti da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e dalle province autonome di Trento e Bolzano».
Con il raddoppio dei turni di servizio, sono 806 i vigili del fuoco impegnati oggi in Sicilia per fronteggiare gli incendi boschivi e di vegetazione. In tutto sono 119 le squadre che operano con 212 mezzi antincendio. Nelle ultime 12 ore, effettuati nelle ultime 12 ore 232 interventi per incendi, 76 quelli in atto alle ore 11.
Nel capoluogo etneo, uno dei territori più colpiti dai roghi degli ultimi giorni, i vigili del fuoco sono ancora impegnati a spegnere gli ultimi focolai e a mettere in sicurezza alcune zone della città. Da venerdì, nelle ultime 48 ore, sono stati complessivamente 170 gli interventi fatti dai pompieri.
Gli incendi più pericolosi sono stati domati in via Palermo, via Fossa della Creta, a ridosso dell’aeroporto Fontanarossa, nello stabilimento balneare della Playa Le Capannine – che è stato completamente distrutto dalle fiamme – nei villaggi Azzurro e Primosole (dove sono state messe in salvo 150 persone) e in diversi Comuni della provincia etnea. Nelle ultime 12 ore sono stati eseguiti altri 12 interventi e 56 sono ancora le richieste da espletare. Con 56 squadre di pompieri, dall’inizio dell’emergenza nella provincia etnea sono stati impegnati circa 300 uomini.
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