Elezioni, sondaggio: testa a testa tra Musumeci e Crocetta

Circolano nel web i primi sondaggi sul possibile esito delle elezioni regionali del 28 ottobre 2012 in Sicilia.

In particolare, c’è il sondaggio di IPR Marketing, che darebbe un testa a testa tra Nello Musumeci, candidato del Pdl, del PID e de La Destra, e Rosario Crocetta, candidato del Pd e dell’Udc. Musumecie Crocetta si atttesterebbero sul 26-27 per cento.

Al terzo posto sarebbe Gianfranco Miccichè, candidato di Grande Sud, Partito dei Siciliani (ex Mpa), Futuro e libertà e Mpa di Riccardo Savona, con il 19-20 per cento dei consensi.

Claudio Fava, candidato di Sel, Italia dei Valori, Federazione ella Sinistra, Verdi, un’altra Storia di Rita Borsellino e vari ‘cartelli’ della Sinistra sarebbe al 14 per cento.

Il candidato del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancellieri sarebbe al 9 per cento.

Le percentuali di gli altri candidati sommate arriverebbero al 5 per cento.

Questi i dati che a noi, con rispetto parlando non convincono.

Il dato di Nello Musumeci potrebbe anche andare: ma non per la forza delle liste che lo sostengono, ma per il credito che il candidato riscuote presso l’elettorato.

Ancora meno convincete il dato di Rosario Crocetta. Non ci sembra un candidato di particolare carisma, tant’è vero che è stato sonoramente fischiato nella sua città – Gela – dove è stato per lunghi anni Sindaco, distinguendosi pe rlasolita retorica antimafia.

Il su dato presuppone una Udc a 10 per cento: considerata la campagna acquisti fatta dal partito di Casini in Sicilia (l’Udc siciliana ha preso un sacco di personale ex Forza Italia: qualche esponente di primo piano e molti ‘scarti’), il 10 per cento ci potrebbe stare.

Non ci convince affatto il 17-18 per cento del Pd siciliano. In pratica, dopo aver fallito in quattro anni di Governo, portando la Sicilia sull’orlo del disastro finanziario, questo Partito dovrebbe conservare i propri voti. Ebbene, noi non ci crediamo.

Se a Sinistra del Pd non ci fossero altri Partiti, gli elettori potrebbero anche rassegnarsi: ma a Sinistra del Pd c’è Claudio Fava con ben due liste: Italia dei Valori e la lista della Sinistra unita (Sel, Italia dei Valori, Federazione ella Sinistra, Verdi, un’altra Storia di Rita Borsellino e vari ‘cartelli’ della Sinistra ). A nostro avviso, è inevitabile che tanti elettori optino per Fava (e alcuni anche per le liste della Sinistra). 

Il 19-20 per cento di Miccichè, invece, ci convince per un motivo semplice: perché il leader di Grande Sud è in ritardo rispetto agli altri candidati che già sono in campagna elettorale da oltre un mese. Non appena Miccichè entrerà in campagna elettorale – e questa è una nostra opinione – gli equilibri tra moderati e autonomisti cambieranno.

Assolutamente poco convincente il 14 per cento di Claudio Fava. Il sondaggio, con molta probabilità, non tiene conto di due elementi.

Il primo elemento è rappresentato dall’alto grado di maturità dell’elettorato del Pd siciliano. Si tratta di u elettore che non ha alcuna difficoltà ad effettuare il cosiddetto voto disgiunto: votare, ad esempio, Fava presidente della Regione e il candidato del Pd per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana. Poiché tra gli elettori del Pd ci sono tante persone serie, è probabile che tanti di questi sappiano già che votare per Crocetta significa votare per Cracolici e Lumia: e quindi è probabile che voteranno Fava.

Il secondo elemento da considerare è la presenza elettorale di Fava. Ricordiamo che, alle elezioni comunali di Catania, del 1993, lo davano perdente sin dall’inizio e finì al ballottaggio contro Enzo Bianco. Al ballottaggio perse perché rifiutò ivoti di una parte della Dc. Cosa vogliamo dire? Che in Sicilia – al di là del sondaggio – c’è un elettorato di sinistra che potrebbe votare in massa per Fava, dandogli quel 24-25 per cento che potrebbero significare anche la vittoria. 

Sappiamo che siam gli unici a scrivere queste cose. Ma lo facciamo perché ne siamo convinti.

Anche il 9 per cento dei grillini con Cencellieri non ci sembra rispecchi la forza non tanto del candidato, quanto del Movimento 5 Stelle. Se non ricordiamo male il 9 per cento è stato raggiunto dal candidato a Sindaco di Palermo di questa nuova forza politica alle recenti elezioni comunali. Ma quel 9 per cento è stato viziato da uno spoglio delle schede che ha lasciato molte ombre. A nostro avviso il candidato dei grillini puù andare al di là del 9 per cento.

 

 

 

 

Redazione

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