La vittoria di Cateno De Luca al ballottaggio disegna una composizione del consiglio comunale insolita, considerato che nessuna delle sue liste ha superato la soglia di sbarramento del cinque per cento. A giovarne sono le opposizioni che si ripartiscono i seggi in maniera proporzionale.
A cominciare dal Movimento Cinque stelle che elegge sette consiglieri. Trovano quindi posto nel civico consesso oltre a Gaetano Sciacca, che potrebbe diventare presidente del consiglio comunale, anche Andrea Argento, allenatore di calcio e istruttore di atletica leggera, volto nuovo così come Serena Giannetto, collaboratrice di uno studio di consulenza, laureanda in Economia; Paolo Mangano, con i suoi 22 anni è il più giovane dei pentastellati, studente del corso di laurea in consulente del Lavoro; Cristina Cannistrà, assistente sociale e vicepresidente della consulta delle associazioni sociali, Giuseppe Schepis e Cicciò Cipolla.
Al centrosinistra vanno 13 seggi (cinque al Pd, quattro a Libera Me e quattro a Sicilia Futura). Nel dettaglio, il primo a entrare in consiglio comunale sotto il simbolo del Pd, dopo cinque anni di assenza è Felice Calabró, sconfitto nel 2013 al ballottaggio da Accorinti. Confermati Claudio Cardile, primo in lista con 1.189 preferenze, Libero Gioveni, Gaetano Gennaro e Antonella Russo. Per Libera Me troviamo il medico Biagio Bonfiglio; Nello Pergolizzi, un ritorno in consiglio comunale il suo; l’avvocato Massimo Rizzo e Alessandro Russo. Per la lista di Sicilia Futura troveranno posto in consiglio Nino Interdonato e il collega Alessandro De Leo, sindacalista e figlio dell’uscente Pippo, e poi ancora Daria Rotolo, moglie del revisore dei conti del Comune Federico Basile, e Pietro La Tona, preside dell’istituto agrario Cuppari di Messina.
Al centrodestra vanno 12 seggi, compreso quello del candidato sindaco sconfitto Dino Bramanti. Nel dettaglio: quattro alla lista Ora Messina, quattro a Bramanti sindaco e tre a Forza Italia. Per la lista Ora Messina entrano in consiglio Nicoletta D’Angelo, candidata di riferimento del consigliere comunale Pio Amadeo, e poi la new entry Giandomenico La Fauci, in quota Luigi Genovese, e i riconfermati Francesco Pagano e Pier Luigi Parisi. La lista Bramanti sindaco dà la possibilità di entrare in consiglio comunale all’avvocato specializzato in previdenza e diritto del lavoro Salvatore Sorbello, a Gianni Caruso, imprenditore nel settore delle calzature ed ex consigliere della IV circoscrizione e poi ancora Giovanni Scavello e Salvatore Serra. Forza Italia assicura un posto a Benedetto Vaccarino, Giovanna Crifò e Ugo Zante, volto nuovo rispetto agli altri due veterani, nipote dell’avvocato penalista Salvatore Silvestro, con in tasca una laurea triennale in consulenza del lavoro e scienze dei servizi.
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