Ritirata precipitosa per il (mancato?) Mario Monti di Palermo (come si è definito lui stesso?). La notizia non è ancora ufficiale. Anche se le indiscrezioni su un possibile ritiro di Massimo Costa (nella foto a sinistra) dalla corsa per la poltrona di sindaco del capoluogo dellIsola circolano già da qualche ora. Perché il possibile abbandono? Perché, di fatto, il coordinatore nazionale del Pdl, Angelino Alfano e il presidente del Senato, Renato Schifani, leader indiscussi dei berlusconiani di Sicilia, avrebbero sgamato loperazione del presidente dellArs, Francesco Cascio. E lo starebbero ‘braccando’ per stringendo allangolo. Riassumiamo quello che è avvenuto e proviamo a ipotizzare quello che potrebbe succedere nelle prossime ore.
Qualche giorno fa dal cilindro del presidente dellArs, Francesco Cascio, spunta la candidatura di Massimo Costa a sindaco di Palermo. Da cosa sarebbe nata questa sorpresa? Con questa mossa Cascio prova a proporre a Palermo quello che a Roma non è ancora stato fatto: e cioè lalleanza tra Pdl e Terzo polo. Se lo scacco matto politico fosse riuscito Cascio si sarebbe accreditato come il candidato – quasi unico – alla presidenza della Regione siciliana. Ovviamente come espressione dellalleanza Pdl-Terzo polo.
La faccenda, però, si è complicata. Perché su quella poltrona, comè ovvio, sono in tanti a puntare. Lo dimostra il fatto che sullipotetica candidatura di Massimo Costa (ricordiamo ai lettori che si tratta del giovane presidente del Coni e non del più noto – e con rispetto parlando anche più importante – Massimo Costa economista, docente universitario di materie economiche e autonomista) sono stati in tanti a metterci velocemente il cappello. Lo ha fatto di corsa il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, che ha incaricato il capogruppo dellMpa allArs, Francesco Musotto, di perimetrare la candidatura di Costa escludendo il Pdl. Lha fatto anche lUdc, facendo addrittuta intervenire i vertici nazionali del partito. Persino Gianfranco Miccichè – che dal 2001 sogna ogni notte la presidenza della Regione – con il suo movimento Grande Sud ha quasi posato il suo mantello sul giovane Costa.
Ora, però, i festeggiamenti per lasse Pdl-Terzo polo in salsa siciliana sembrano interrotti. Perché? Perché Alfano e Schifani, come già accennato, avrebbero stretto allangolo Cascio. Dicendogli, in sostanza: ha combinato tutto questo casino? Ora risolvilo. Cioè togli questo Costa e candidati tu.
Cascio, ovviamente, non ne vuole sapere di candidarsi a sindaco di Palermo. Così con molta probabilità, per togliere le castagne dal fuoco al suo capo, dovrebbe essere lo stesso Massimo Costa, nelle prossime ore, ad annunciare il suo ritiro. A meno che Massimo Costa non decida di vendersi il suo capo e di candidarsi per conto di Lombardo e di altri centristi. Ma questa, ovviamente, sarebbe fantapolitica.
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