Mezza giornata in più per votare rispetto al resto d’Italia. Anche in Sicilia le urne sono chiuse. Nei 53 Comuni al voto è cominciato lo spoglio. Agrigento, Enna, Marsala, Gela, Barcellona Pozzo di Gotto, Carini, Milazzo e Augusta sono i Comuni più importanti. Vincono i candidati del centrosinistra a Marsala, Enna e Agrigento. Ma non basta per affermarsi al primo turno, a eccezione della città del Trapanese. Exploit del Movimento cinque stelle a Gela dove è davanti anche al candidato uscente del Pd, Angelo Fasulo. «Siamo entusiasti per il risultato elettorale che premia il Pd là dove ha deciso di mettere la faccia e il proprio simbolo, come ad Agrigento, a Marsala, a Milazzo e a Carini», ha affermato il segretario siciliano dei democratici, Fausto Raciti.
AGRIGENTO – Nella città dei Templi vola Calogero Firetto, sostenuto dal Pd, dal Nuovo centro destra e altre cinque liste. Firetto, deputato regionale dell’Udc ed ex sindaco di Porto Empedocle, si attesta al 60 per cento. Firetto è stato scelto dopo l’annullamento dei risultati delle primarie che avevano incoronato Silvio Alessi, successivamente diventato il candidato sindaco di Forza Italia. Proprio Alessi – presidente dell’Akragas, squadra di calcio della città – si piazza al secondo posto, con il 14 per cento. Terzo il candidato di Noi con Salvini, Marco Marcolin, agente di commercio, 58 anni, deputato della Lega Nord, già sindaco di Cornuda, in Veneto, che ottiene al momento il 9 per cento. Se venissero confermate le preferenze anche alla lista che lo sostiene, la Lega Nord entrerebbe nel consiglio comunale di Agrigento. Quarto Emanuele
Dalli Cardillo, avvocato, 48 anni, del Movimento Cinque Stelle, con l’8 per cento. Seguono Giuseppe Arnone, appoggiato da liste civiche, al momento, col 3 per cento; Andrea Cirino, da 15 anni consigliere comunale, proposto da Fratelli d’Italia ed An, al 2,9 per cento e Giuseppe Di Rosa, già consigliere comunale e vice presidente del Consiglio, appoggiato da una lista civica con il 2,9 per cento. «Siamo riusciti a sovvertire quella naturale tendenza agrigentina, storicamente pessimista, secondo cui ad Agrigento nulla possa cambiare – sono le prime parole di Firetto – Ha vinto invece il progetto civico di persone capaci che hanno voglia di fare, che hanno idee e soluzioni e che lavoreranno anche per quella fetta importante di astensionisti, che non hanno avuto fiducia: siamo convinti che anche gli scontenti cominceranno a ri-amare Agrigento, come merita». Soddisfatto il numero uno dell’Udc siciliana, l’ex ministro Gianpiero D’Alia: «Ad Agrigento funziona il modello Firetto – commenta – L’Udc ha messo in campo uno dei suoi migliori amministratori che è riuscito a catalizzare intorno ad un progetto civico di spessore tutte le energie positive di una città in difficoltà. Sono convinto che quanto sta accadendo nella città dei Templi non sarà solo un motivo di orgoglio per il mio partito ma un paradigma vincente da esportare».
ENNA – Vladimiro Crisafulli, candidato del Pd, si attesta il 41 per cento con tutte e 35 le sezioni scrutinate. Sarà dunque ballottaggio con Maurizio Di Pietro, avvocato, candidato della lista civica Patto per Enna, secondo con il 24,2 per cento. Poi il candidato del Movimento cinque stelle Davide Solfato, col 17,3 per cento, di un soffio davanti ad Angelo Girasole, della lista civica L’altra città, al 17,2 per cento. Al contrario delle previsioni che vedevano Crisafulli possibile sindaco già al primo turno, si andrà al secondo turno. «Non sono allarmato, c’è stato un consenso altissimo anche per le liste, andremo al ballottaggio con grande serenità», ha commentato Crisafulli ai microfoni del Tg regionale della Rai.
GELA – Nella città del governatore Rosario Crocetta, dopo 71 sezioni scrutinate su 71, è ballottaggio tra il candidato del Pd e sindaco uscente Angelo Fasulo e quello del Movimento cinque stelle, Domenico Messinese. Il candidato renziano resta dietro: Messinese al 24,2 per cento; Fasulo al 23,7. Terzo è Lucio Greco, 21.7 per cento. Sarà dunque un secondo turno a sorpresa. «Ho i brividi, siamo orgogliosi di questo risultato – commenta la deputata del M5s Angela Foti – soprattutto considerando la campagna elettorale a costo quasi zero che abbiamo fatto». Tra le liste primo il Pd, secondo il Movimento cinque stelle, terzo il Megafono.
MARSALA – Nella popolosa città del Trapanese, con tutte le 80 sezioni scrutinate, è chiara la vittoria di Alberto Di Girolamo, medico ed ex segretario dei Ds negli anni Novanta, che però si attesta poco sotto il 50 per cento, fermandosi al 49,67. Sfuma la possibilità di diventare sindaco già al primo turno solo per poche decine di voti. Sarà ballottaggio con il secondo, Massimo Grillo, di Centro moderato, ex deputato regionale della Dc, con il 35 per cento; terzo il candidato del Movimento cinque stelle Antonio Angileri, che si attesta al 13,95 per cento. Vito Armato, di Noi con Salvini, fermo all’1 per cento. Nonostante la recente visita del segretario nazionale, la Lega Nord non raccoglie dunque consensi nella città del Trapanese.
AUGUSTA – si conferma l’andamento emerso già dai primi minuti dello spoglio. Il Movimento cinque stelle è primo, con la sua candidata a sindaco Cettina Di Pietro che ottiene il 30,9 per cento delle preferenze, davanti a Nicky Paci, ex assessore della provincia di Siracusa, col 24 per cento e Domenico Morello, liste civiche, col 13. Tra due settimane ballottaggio Di Pietro-Paci.
MILAZZO – Anche nel Comune del Messinese si andrà al secondo turno tra Giovanni Formica e Carmelo Pino. Il primo, candidato di centrosinistra, è arrivato al 40 per cento. Pino, sindaco uscente si è fermato al 23,8 per cento. Segue Lorenzo Italiano, sostenuto da liste civiche di area centrodestra, con il 17,3 per cento.
In casa Pd c’è soddisfazione. Entusiasta il segretario regionale Raciti, che sottolinea «tre elementi. Chi ha provato a sfidare il Pd per sostituirlo ha perso – ha commentato – è accaduto ad Agrigento, a Marsala, a Pollina, a Carini. Dalle urne esce confermato il consolidamento dell’asse Pd-Udc e in alcune realtà l’asse Pd-Ap. E questo ci permetterà di aprire una riflessione. Terzo, il profondo lavoro di riorganizzazione del partito è stato premiato, andremo fino in fondo dopo tanti anni durante i quali il Pd è stato abbandonato». Guardando agli altri, Raciti conclude: «Il centrodestra si conferma frammentario, mentre il M5s emerge ancora una volta come voto-contro». Grande euforia anche nel Movimento cinque stelle: «A Pietraperzia (provincia di Enna ndr) abbiamo vinto con Antonio Bevilacqua, anche a Ispica e Carini possiamo andare al ballottaggio», spiega Angela Foti.
Poco più di un avente diritto su due è andato a votare. L’affluenza, in calo rispetto a quella, già bassa, rispetto alle ultime Amministrative, a livello regionale si ferma al 64,44 per cento. Ad Agrigento è andato a votare il 67,46 per cento (cinque punti in meno rispetto all’ultima volta). A Gela 68,61 per cento (- 2,21 per cento). A Enna il 66,67 per cento (- 5 rispetto al 2010).
Presunte irregolarità sono state denunciate a Gela, dove un cittadino ha denunciato di essersi presentato al voto, ma il suo nome era già tra quelli che avevano ritirato la scheda. A segnalare il caso è stato il Movimento cinque stelle.
Intanto si conoscono già i nomi dei primi due sindaci, nei Comuni in cui c’era solo un candidato: Domenico Giannopolo a Caltavuturo e Giuseppe Abbate a Lascari, entrambi in provincia di Palermo. Perché l’elezione fosse regolare bastava che si recassero alle urne la metà più uno degli elettori. Il quorum è stato superato a Caltavuturo già ieri sera, a Lascari questa mattina.
Diverse le province interessate. A Palermo si è votato ad Aliminusa, Caltavuturo, Carini, Villabate, Collesano, Godrano, Lascari, Pollina, San Mauro Castelverde, Santa Cristina Gela, Scillato, Trabia e Polizzi Generosa. Nel Catanese a Bronte, Maniace, Mascali, Milo, Pedara, San Giovanni la Punta, Tremestieri Etneo.
Ad Agrigento le urne sono state aperte nel capoluogo e a Cammarata, Licata, Raffadali, Realmonte, Ribera e Siculiana. A Caltanissetta si è votato a Gela, Mussomeli, Serradifalco e Villalba. Nell’Ennese elezioni nel capoluogo e ad Agira, Centuripe, Nicosia, Pietraperzia, Valguarnera Caropepe. Nella provincia di Messina al voto Basicò, Giardini Naxos, Graniti, Limina, Malvagna, Mazzarrà Sant’Andrea, Milazzo, Mirto, Naso, Raccuja, San Salvatore Fitalia e Savoca. I cittadini sono stati chiamati alle urne anche nelle province di Ragusa (Ispica), Siracusa (Augusta) e Trapani (Gibellina e Marsala).
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