Otto Comuni al voto e alcune sfide elettorali che hanno il sapore di un ritorno al passato. In provincia di Catania il confronto più interessante è sicuramente quello che il prossimo 4 e 5 ottobre si consumerà a Bronte. Nella terrà del pistacchio l’ex senatore azzurro Pino Firrarello, 81 anni, ha optato per un doppio ritorno di fiamma. Da un lato si è riaccasato – insieme al genero Giuseppe Castiglione – in Forza Italia, dopo la parentesi alla corte di Angelino Alfano, e dall’altro ha deciso di tornare alla carica per la fascia tricolore di primo cittadino. Già indossata per due mandati dal 2005 al 2015. Per riuscirci dovrà vedersela con altri tre aspiranti sindaci. Tra questi l’uscente Graziano Calanna, ex Movimento per le autonomie ma da tempo esponente del Partito democratico in quota Anthony Barbagallo. Il quinquennio che si è appena concluso è stato però macchiato dal coinvolgimento nell’inchiesta Aetna con l’accusa di istigazione alla corruzione. Ipotesi di reato che ha costretto Calanna a trascorrere quasi cento giorni agli arresti domiciliari. Poco dopo, il primo cittadino ha chiesto e ottenuto il processo con giudizio immediato.
Il Movimento 5 stelle, nonostante la scissione con la nascita della sezione locale di Attiva Sicilia, ha ufficializzato la candidatura di Valeria Franco, ex consigliera comunale che ad aprile dello scorso anno ha deciso di dimettersi dalla carica. Vero outsider della partita è l’avvocato Giuseppe Gullotta. Il fratello di quest’ultimo, Salvatore, nel 2015 era il candidato a sindaco del centrodestra dopo avere ricoperto la carica di presidente del Consiglio comunale. Cinque anni dopo ci prova il fratello, ottenendo l’appoggio dell’ex sindaco Mario Zappia. E sempre a proposito di ex, verso Firrarello hanno deciso di puntare la sindacalista e segretaria generale della Uil Catania Enza Meli, nel 2005 sfidante dell’ex senatore come espressione del Partito democratico. Vira sul centrodestra anche Antonio Leanza, figlio dell’ex sindaco socialista Salvatore ed ex assessore dimissionario di Calanna. Leanza junior, secondo voci di corridoio, potrebbe essere designato vicesindaco di Firrarello.
Torneranno ad avere un sindaco i Comuni di Trecastagni e San Pietro Clarenza. Entrambi vengono infatti da tanti mesi di commissariamento. Nel primo caso il via libera del ministero degli Interni arrivò nel 2018 dopo l’inchiesta Gorgoni e l’arresto di due dipendenti comunali. Ad ottobre si sfideranno quattro candidati: Giuseppe Messina – medico di famiglia oggi in pensione già sindaco del Comune dal 2008 al 2013 ed espressione del centrodestra -, Raffaele Trovato – ex consigliere comunale ed ex assessore -, Mauretta Finocchiaro – manager di St Microelectronics in corsa con la lista civica Città futura – e Concetta Ambra del Movimento 5 stelle. A San Pietro Clarenza l’ex sindaco Giuseppe Bandieramonte è invece finito nei guai nell’estate dello scorso anno, sottoposto a misura cautelare in carcere, in un’inchiesta sull’appalto dei rifiuti. Anche in questo Comune un ex primo cittadino, Enzo Santonocito, ha scelto di tornare alla carica. A sfidarlo il suo ex assessore Gaetano Angemi.
Nel Comune di San Giovanni La Punta cerca il bis il sindaco uscente Nino Bellia. Autoproclamatosi di matrice civica ma ritenuto vicino alle posizioni del deputato regionale di Italia Viva Nicola D’Agostino. Il centrodestra spinge per un ritorno a primo cittadino di Santo Trovato. Candidato perdente nel 2015 e già eletto sindaco nel 1999 e nel 2004. In quest’ultima occasione, il Comune però venne sciolto per le infiltrazioni di Cosa nostra. Evento che costò al politico un processo terminato con l’assoluzione in Cassazione. Il suo nome finì anche nelle pagine di una delle sentenze di condanna dell’imprenditore Sebastiano Scuto. Punto fermo del Movimento 5 stelle l’ex consigliera comunale Giusy Rannone.
Infuocata la sfida a Tremestieri Etneo. Comune in cui ci riprova il sindaco uscente Santi Rando. Con lui sei liste in campo e il sostegno non solo del centrodestra ma anche di Italia Viva. «Abbiamo messo d’accordo le forze politiche che, al di là dei rispettivi orientamenti, condividono programma e obiettivi», ha spiegato Rando in una nota ufficiale. Gli altri candidati sono Simona Pulvirenti – Movimento 5 stelle -, Santo Nicosia, 60 anni per due volte vicesindaco, e Ketty Rapisarda Basile, sindaca della cittadina nel 2012 dopo essere subentrata al marito Nino Basile, prematuramente scomparso nel 2011 durante la legislatura cominciata nel 2008. Gli altri tre Comuni al voto in provincia di Catania sono Pedara, Milo e Mascali. In quest’ultimo Comune ha scelto di ricandidarsi il primo cittadino uscente Luigi Messina. Gli altri aspiranti sono Alberto Cardillo, ex assessore ed ex presidente del Consiglio comunale e Giuseppe Cardillo, commercialista e consigliere comunale uscente d’opposizione. A Milo si contendono la fascia tricolore il sindaco uscente Alfio Cosentino e Alfio Cavallaro. Tre nomi a Pedara: il sindaco uscente Antonio Fallica, Nuccio Tropi già consigliere comunale del Movimento 5 stelle e Alfio Cristaudo.
La procura ha chiesto al gup di Palermo Lorenzo Chiaramonte il rinvio a giudizio dei presunti mandanti…
Una neonata è morta ieri subito dopo il parto nell'ospedale Garibadi-Nesima di Catania. A dare la…
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti rende noto che oggi, alla presenza del ministro…
Una dimostrazione davanti a bambini e bambine dell'asilo e della scuola primaria, con colpi di…
Rinviati a giudizio con l'accusa di depistaggio. Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e…
Avrebbe accoltellato un 19enne perché quest'ultimo ha offerto una sigaretta alla sua fidanzata. Un 16enne…