SU QUANTO STA SUCCEDENDO ABBIAMO CHIESTO ‘LUMI’ AL LEADER DELLA FABI SICILIANA, CARMELO RAFFA
Anche oggi ci occupiamo del Fondo pensioni ex Sicilcassa e, in particolare, della decisione di escludere dalla competizione non solo l’unica candidata donna, ma addirittura una lista presentata dall’Associazione dei Pensionati che ha preso il nome del suo fondatore Giovanni Cardella.
Abbiamo intervistato il leader siciliano della Fabi, Carmelo Raffa.
Raffa, quindi, la Commissione elettorale non ha decapitato solo la candidatura di Maria Celina D’Asta, ma addirittura anche l’intera lista presentata dai rappresentanti dell’Associazione pensionati?
“Sì, e purtroppo è così. È triste constatare che un’Associazione che da circa 40 anni rappresenta le esigenze dei pensionati dell’ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. risulta esclusa dalla competizione perché la Commissione elettorale ha rilevato che l’unico candidato in attività di servizio presente in quella lista non aveva i sufficienti requisiti previsti dal regolamento. Siccome lo strano regolamento prevede che in ciascuna lista debbono essere presenti lavoratori e pensionati, conseguentemente all’esclusione della candidatura è stata decapitata la lista”.
Ci sono altre stranezze?
“Come abbiamo evidenziato sono state sanate alcune posizioni nella seconda seduta della Commissione e riguardavano alcuni candidati ammessi con riserva. La stessa cosa, stranamente, non è avvenuta per la nostra sindacalista di Ragusa: e ciò nonostante la signora Celina DAsta sia riuscita ad ottenere rapidamente un attestato di servizio, dimostrando con i fatti e non con semplici dichiarazioni di aver retto nella qualità di Direttore lAgenzia di Unicredit 3 di Vittoria dal 15.5.2001 al 16.9.2004. La Commissione, nella serata di ieri, pur acquisendo la certificazione rilasciata da Unicredit e presentata dal rappresentante della lista ‘Obiettivo vendita’, Giuseppe Santostefano, non ha voluto rivedere la decisione incautamente presa nella seduta tenuta la scorsa settimana”.
Ieri come un fulmine a ciel sereno è intervenuto il vostro Segretario Generale, Lando Maria Sileoni che chiede della vicenda se ne occupi la Covip.
“Il nostro Segretario Generale Lando Maria Sileoni ha definito molto strana la determinazione della Commissione elettorale che penalizza fortemente in primo luogo l’unica donna candidata donna e, conseguentemente, la Fabi della provincia di Ragusa dove abbiamo una consistente rappresentanza non solo tra i lavoratori, ma anche tra i pensionati. A questo punto il buon senso mancato in seno alla Commissione elettorale è opportuno che venga adottato dalla Commissione di Vigilanza sui fondi pensioni”.
Questo buon senso riguarda solo la vostra candidata?
“Non solo la nostra candidata. Il mio auspicio sarebbe che l’attuale Consiglio di amministrazione, d’intesa con la Covip, proceda ad uno stop della macchina elettorale e, oltre a prendere atto che Maria Celina D’Asta possiede i requisiti reali per candidarsi, consenta anche all’associazione dei pensionati di essere presente alla competizione, dando ad essa la possibilità d’integrare la lista”.
E se il buon senso da parte degli amministratori non dovesse prevalere?
“Prenderemmo atto che alla democrazia si antepone l’egoismo per mantenere la siggiuzza e conseguentemente non è da escludere una nostra richiesta per commissariare il Fondo. Quindi, a buon intenditore poche parole”.
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