Elezioni Belpasso, parla il candidato caputiano Motta «Nel nuovo piano regolatore pensiamo alle periferie»

Sarà Daniele Motta il candidato alla carica di sindaco della coalizione che ha sostenuto l’uscente primo cittadino del Comune di Belpasso. Carlo Caputo infatti ha deciso di non ricandidarsi per questa tornata elettorale e nel piccolo centro etneo si è consumata una spaccatura nel centrodestra. Daniele Motta, 46 anni, sposato, un figlio, due lauree (una in Scienze religiose e una in Coordinamento e attività di protezione civile, settore nel quale è impiegato al dipartimento regionale), è consigliere comunale uscente ed è ex assessore alla Solidarietà sociale (per 18 mesi) nella giunta guidata da Caputo. Motta è stato anche consigliere comunale dal 1997 al 2002 nelle file dell’allora Partito popolare italiano. Motta, ha designato come suoi assessori Salvo Licandri, attuale presidente del Consiglio comunale, e Tony Di Mauro, che al municipio belpassese adesso occupa la poltrona di vicesindaco di Caputo.

Motta, perché ha scelto di candidarsi a sindaco?
«Non si tratta di una scelta individuale ma collettiva, frutto di un ragionamento portato avanti all’interno del gruppo politico al quale appartengo e che ha amministrato la città negli ultimi cinque anni. Sono stato individuato come il soggetto adatto a sintetizzare e rappresentare le idee e gli obiettivi delle varie anime che compongono la coalizione. A livello personale ho accettato volentieri e ho messo a disposizione il mio impegno e la mia esperienza per un nuovo progetto di servizio politico verso i cittadini».

Lei ha l’onere e l’onore di seguire e migliorare il programma del sindaco Caputo. Cosa c’è da completare e cosa invece da migliorare e perfezionare ?
«Come dico spesso, molto è stato fatto ma tanto resta ancora da fare. Il sindaco Caputo ha dato una svolta molto importante nel modo di intendere l’Amministrazione pubblica e il suo mandato si chiude con un bilancio di sicuro successo. Naturalmente il lavoro continua e porteremo avanti le azioni avviate, cercando di dare ulteriore qualità. Tanto per fare qualche esempio: la raccolta differenziata è stata ottima e ha raggiunto il 70 per cento? Noi la faremo diventare eccellente, alzando queste percentuali. Il percorso delle sculture è stato apprezzato? Noi renderemo il museo a cielo aperto ancora più fruibile con una promozione adeguata. Qualcuno parla di continuità, io aggiungo che prenderemo il meglio dell’esperienza precedente, aggiusteremo e aggiorneremo dove occorre, per un progetto nostro, nuovo e ancora più efficace».

Zona industriale di Piano Tavola. Rappresenta ancora una ricchezza per Belpasso oppure è un peso per la città?
«Senza alcun dubbio è una risorsa preziosissima: negli anni è stata una miniera d’oro, ma nel recente periodo ha subito le ombre della crisi economica. Noi siamo comunque riusciti a distinguerci rispetto ad altre realtà simili, che hanno registrato un vero e proprio declino. La nostra zona industriale resta vivace ma andrà riqualificata con interventi mirati per nuovi servizi e infrastrutture, in accordo con la Regione Siciliana che ne è proprietaria, poi valorizzata con iniziative pubbliche che incoraggino gli imprenditori a investire in questo territorio. Avvieremo un dialogo con le parti interessate per raggiungere questi obiettivi».

Il piano regolatore cittadino è ancora da ultimare. In particolare, diversi villaggi di Belpasso in periferia hanno chiesto più attenzione, magari con più servizi e interventi di riqualificazione. Che tipo di intervento si è fatto e come si intende proseguire?
«L’attuale processo di revisione del Piano regolatore generale prevede già l’adozione di piani di recupero specifici per i villaggi periferici di Belpasso. Saranno adottate delle regole edilizie per consentire una edificazione ordinata e la nascita di necessari spazi pubblici urbani. A questo, che rappresenta la pianificazione generale del territorio, abbiamo in questi anni aggiunto creazione di piazze e lavori di manutenzione sulle strade (asfalto e illuminazione, per esempio) per rendere più vivibili queste aree. Proseguiremo certamente in questa direzione per fornire i giusti servizi ai cittadini belpassesi che abitano nelle periferie».

Legalità e controllo territorio. La presenza dei vigilantes privati ha prodotto qualche risultato positivo oppure è stato un azzardo la loro presenza sul territorio?
«La vigilanza privata ha dato un buon supporto rispetto al problema della criminalità. L’Amministrazione ha poi avviato l’installazione di un sistema diffuso di videosorveglianza tramite il quale saranno monitorati tutti gli ingressi della città e della zona industriale con telecamere e lettori di targhe. Questo sistema di base sarà già un buon deterrente ma lo estenderemo ancora di più per garantire un controllo del territorio ancora più capillare».

Salvatore Caruso

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