Gregorio Guzzetta, medico, sposato e padre di due figlie, è il candidato sindaco dell’altra faccia del centrodestra di Belpasso, quello che fa capo al deputato regionale di Forza Italia Alfio Papale. Guzzetta, presidente del circolo della Madonna della Guardia e componente della fondazione Carri di Santa Lucia, non è nuovo a questo tipo d’esperienza. Cinque anni fa, da candidato civico, non riuscì a raggiungere il ballottaggio che poi vide confrontarsi l’uscente Carlo Caputo e l’ex presidente del consiglio provinciale Santo Pulvirenti. Dopo lunghe e infruttuose trattative con il fronte di Daniele Motta, il candidato sindaco dell’altro pezzo del locale centrodestra, alla fine l’area di Papale ha tirato dritto per la sua strada. Con Guzzetta, così, ci sono cinque liste: Forza Italia, Gregorio Guzzetta Sindaco, Azione e Sviluppo Locale, Nuova Era per Belpasso, Nuovi Orizzonti. Ad essere designati come assessori la professoressa Lina Patti, Nino Prezzavento, consigliere uscente, e Pippo Vasta, medico di base e già presidente del consiglio comunale
Perché la scelta di ricandidarsi a sindaco dopo la sconfitta di cinque anni fa?
«Quest’anno si tratta di un nuovo progetto condiviso con una nuova e più larga squadra. La mia candidatura è emersa da un confronto di tutto il gruppo di centrodestra che fa riferimento ad Alfio Papale. Il gruppo inizialmente aveva avanzato tre nominativi tra cui il mio. Poi la scelta è ricaduta sulla mia persona e non mi sono sentito di tirarmi indietro. Ritengo di poter offrire un contributo qualificato, grazie anche al sostegno di tutta la coalizione».
Il suo programma in che cosa si differenzia rispetto a quello degli altri candidati sindaci, Daniele Motta e Anna Valenti?
«Il mio programma è sintesi ed espressione del confronto di un largo gruppo di cittadini. I programmi dei miei avversarsi solo politici, ma amici, sono espressione delle valutazioni degli altri gruppi. Lasciamo ai cittadini la libera valutazione e scelte tra le varie proposte, così come deve essere in una sana democrazia. La libertà ed il confronto sono alla base del nostro modo di operare, di proporci alla città e di rimanere sempre aperti all’ascolto e al confronto per il bene di tutti. Se i cittadini mi sceglieranno io sarò il sindaco di tutti i belpassesi, specialmente di coloro che non mi hanno votato ma che troveranno sempre il sindaco pronti ad ascoltarli».
La zona industriale di Piano Tavola rappresenta ancora una ricchezza per Belpasso oppure è ormai un peso?
«Belpasso è un territorio ricco di diverse e variegate risorse. La zona industriale rappresenta una forza che deve essere sempre considerata, valutata e qualificata anche nel rispetto di un piano di sviluppo sostenibile del territorio e in relazione alle esigenze imprenditoriali che ruotano o potrebbero ruotare attorno a Belpasso. In un momento occupazionale difficile, la cittù ha molto da offrire ma la politica deve essere in grado di creare le condizioni di crescita».
Il Piano regolatore cittadino è ancora da ultimare. In particolare, i diversi villaggi della periferia di Belpasso hanno chiesto più attenzione. Come vorreste intervenire una volta eletti?
«Nella nostra squadra sono stati coinvolti a pieno titolo i rappresentanti di tutti i quartieri periferici, affinché possano avanzare proposte concrete. Dobbiamo pensare ai quartieri periferici non come delle ruote di scorta o nuclei a sé stanti, ma come risorse attive per una grande Belpasso. Un nostro importante obiettivo sarà quello di potenziare i collegamenti».
Legalità e controllo del territorio. La presenza dei vigilantes privati ha prodotto qualche risultato positivo oppure è stato un azzardo?
«Lavorerò per una grande Belpasso, sicura da tutti i punti di vista. La presenza dei vigilantes non è stata così incisiva. Sarebbe invece opportuna una nuova concertazione con le forze dell’ordine, prevedendo il potenziamento delle stesse. Ricordiamo che Belpasso vanta il più vasto territorio della provincia di Catania dopo Caltagirone, ricco di imprese, attività agricole, commerciali che vanno assolutamente tutelate. Ma la città deve essere più sicura anche a livello sanitario: i servizi devono essere assolutamente adeguati a un territorio in crescita. Per questo ci batteremo affiché Belpasso possa avere il servizio del medico a bordo nelle ambulanze del 118».
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