La prima radiografia del voto per le elezioni comunali è quella che viene fornita con il report dell’affluenza alle ore 12. Trascorsi diversi minuti dalla diramazione dei dati ufficiali, forniti dalla Regione siciliana, ha votato il 17,63 per cento degli aventi diritto nei Comuni dell’area delle città metropolitana di Catania. Percentuale che deve essere letta anche rispetto a quella regionale, che segna un’affluenza del 14,91 per cento. Tra i Comuni dell’area etnea dove si registra la maggiore presenza di elettori nei seggi c’è quello di Aci Bonaccorsi dove si sono recati alle urne il 23,35 per cento. Maglia nera invece per Mirabella Imbaccari, con l’8,91 per cento, e Militello in Val di Catania, che raggiunge quota 10,72 per cento.
Ad Aci Bonaccorsi ha votato il 23,35 per cento degli elettori, Aci Catena 19,94 per cento, Calatabiano 18,06 per cento, Castiglione di Sicilia 10,85 per cento, Fiumefreddo di Sicilia 17,27 per cento, Licodia Eubea 10,78 per cento, Linguaglossa 18,33 per cento, Mazzarrone 19,53 per cento, Militello in Val di Catania 10,72 per cento, Mirabella Imbaccari 8,91 per cento, Misterbianco 20 per cento, Nicolosi 22,68 per cento, Palagonia 17,80 per cento, Paternò 20,25 per cento, Raddusa 13,10 per cento, San Michele di Ganzaria 12,71 per cento, Santa Maria di Licodia 20,14 per cento, Sant’Agata Li Battiati 20,28 per cento, Scordia 12,84 per cento e Vizzini 11,30 per cento.
I centri più grandi chiamati al rinnovo della carica di sindaco e del consiglio comunale sono quelli di Paternò e Misterbianco: in entrambi, i primi cittadini uscenti, Mauro Mangano e Nino Di Guardo, hanno deciso di tentare il secondo mandato. Nel primo caso la percentuale di affluenza registrata è del 20,50 per cento, mentre a Misterbianco il dato è del 20 per cento. Volendo fare un paragone, nel 2012 a Paternò alla stessa ora avevano votato il 12,58 per cento degli aventi diritto. Affluenza più alta a Misterbianco con il 13,86 percento. Cinque anni fa però si era votato in due giorni, 6 e 7 maggio.
L’analisi politica che ha portato alla giornata elettorale di oggi ha fatto emergere un dato chiaro. Gli elettori sulle schede troveranno una miriade di liste civiche e davvero pochi simboli dei partiti tradizionali. Tolto il Movimento 5 stelle, presente con singole liste nei varie Comuni, restano qualche traccia di Forza Italia e del Partito democratico. I dem in provincia di Catania scendono in campo senza aggregati civici soltanto a Scordia e Aci Catena. Il resto del panorama è decisamente frammentato con alcuni casi eclatanti. Su tutti spicca quello di Paternò, dove il sindaco uscente Mangano – eletto nel 2012 con il Pd – si ritrova con un partito spaccato e con i vari big della politica locale divisi a sostegno anche di altri candidati.
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