Elezioni a Biancavilla, il candidato forzista Bonanno «Primi atti? Aprire il nuovo padiglione all’ospedale»

Antonio Bonanno, 33 anni, imprenditore, esponente di Forza Italia, riprova a distanza di cinque anni a conquistare la poltrona di primo cittadino del Comune di Biancavilla. Nella primavera del 2013 perde le elezioni al ballottaggio venendo sconfitto dal sindaco dem uscente Pippo Glorioso. Bonanno ha raccolto attorno a sé tutto il centrodestra più qualche anima del centrosinistra. Fino ad arrivare, in totale, a sei liste a suo sostegno. Il candidato sindaco biancavillese, il cui referente è l’eurodeputato forzista nonché candidato sindaco di Catania Salvo Pogliese, è sceso in campo con l’obiettivo di fare dimenticare l’esperienza Glorioso. Un proposito evidente anche dallo slogan: «Scegli il cambiamento».

Bonanno, perché si ricandida a sindaco dopo la sconfitta di cinque anni fa?
«La città ha preso consapevolezza che occorre cambiare marcia. Che occorre dare una svolta. La passione e l’entusiasmo che mi sono stati dimostrati dai miei concittadini nella campagna elettorale di cinque anni fa sono rimasti immutati. E da loro viene una spinta che porta in una sola direzione: il cambiamento».

Perché stavolta i cittadini di Biancavilla dovrebbero scegliere lei e non qualcun altro?
«Perché noi proponiamo, finalmente, una visione di città. Una città di Biancavilla che sia bella, pulita e sicura. Che punti al lavoro e alla tutela della salute. Non ci sono scorciatoie. Siamo pronti a metterci al lavoro al servizio dei cittadini».

A Monte Calvario si continua a morire per tumore alla pleura. Quando i lavori di totale bonifica dell’area saranno realizzati?
«I lavori dovrebbero essere pronti a partire. Ma non possiamo fermarci a questo: occorre una sensibilizzazione e un’opera di prevenzione maggiore. Uno dei miei primi atti sarà quello di provvedere a far aprire l’ospedale e lavorare affinché si crei un Polo specialistico al servizio di Biancavilla e dei biancavillesi».

La percentuale di raccolta differenziata in città stenta a decollare. Come si interviene?
«Io e la mia coalizione abbiamo le idee ben chiare a riguardo. Occorre svolgere un lavoro incessante, monitorando quotidianamente il porta a porta; sviluppando una politica di compostaggio; lavorando nella direzione di una strategia che ci porti verso i “rifiuti zero”; e lottando senza sosta contro gli incivili».

Legalità e controllo territorio. La città si è svegliata e ribellata contro la mafia, vedi il caso di imprenditori che denunciano. Come si fa ad incentivare le vittime del racket a denunciare i propri aguzzini?
«L’amministrazione deve dare pieno sostegno alle vittime di racket e usura. Anche qui, serve un cambio di passo: serve che questi temi tornino nell’agenda dei lavori della politica. Ovviamente, collaboreremo con le forze dell’ordine e le associazioni anti-racket».

Sviluppo economico. Il rilancio dell’economia della città può arrivare da contrada Piano Rinazze e da altre aree artigianali del territorio oppure attraverso altri progetti?
«Piano Rinazze oggi corre un grave pericolo: quello di vedere costruito un enorme Centro di trattamento rifiuti. Significherebbe fare morire la nostra economia. Non possiamo permetterlo. Mi sono battuto fin dal primo momento per proteggere l’identità di quel sito: ho combattuto anche contro il silenzio assordante degli altri candidati sindaco che ora si ergono a paladini. Ho combattuto e combatterò ancora di più. E con maggiore forza lo farò da sindaco».

Resta un mistero l’inaugurazione e la conseguente operatività del nuovo padiglione dell’ospedale Maria Santissima Addolorata. Come intende muoversi una volta eletto?
«Le garantisco che una volta insediato inaugureremo la nuova struttura ospedaliera».

Salvatore Caruso

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