Elettrodotto della Valle del Mela, verso il blocco come a Niscemi

E’ previsto per domattina il tanto atteso incontro tra l’assessore regionale al territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, e i vertici della società Terna, per discutere sulla scottante questione del nuovo elettrodotto (380 kv Sorgente Rizziconi) in corso di realizzazione nella Valle del Mela sulle teste degli abitanti di Pace del Mela e San Pier Niceto.

L’obiettivo della Regione dovrebbe essere quello di intimare a Terna di spostare di una decina di chilometri l’elettrodotto per tutelare la salute degli abitanti della zona. Le alternative – nel caso in cui Terna dovesse opporsi – sono due: il blocco dei lavori da parte della Regione o il blocco dei lavori da parte della popolazione come sta avvenendo a Niscemi, dove i Comitati civili (e non certo la fallita, ‘ascara’ e venduta politica siciliana) stanno bloccando la realizzazione del Muos.

Oggi, nella Valle del Mela è stata una giornata importante. Nel pomeriggio, infatti, i protagonisti del Coordinamento Milazzo-Pace del Mela, costituito da 30 associazioni del Territorio e le Parrocchie di Archi e Pace del Mela si sono riuniti per concertare le azioni di lotta nel caso in cui l’assessore Lo Bello non dovesse ottenere nulla di concreto. Intanto è previsto un nuovo sit-in a Palermo, tanto per far capire alla politica siciliana che nella Valle del Mela non si scherza, ma si fa sul serio. Poi, se Terna si ostinerà a non cedere, si dovrebbe passare all’occupazione.  

“Ci aspettiamo che venga fatta qualcosa qui a Valle del Mela per arrestare immediatamente i lavori di Terna così come è stato fatto con il Muos a Niscemi – ci dice Pino Galluzzo, consigliere provinciale di Messina -. Auspichiamo al ritiro di tutte le autorizzazioni in modo che i lavori non proseguano e speriamo che ci si attivi come è stato fatto a Niscemi. Terna non vuole arrivare ad una soluzione ragionevole nonostante la nostra semplice richiesta di spostare il traliccio nella zona di Passo Badia e di modificare il tracciato a monte presso Passo Vela. Non stiamo chiedendo la luna”.

Pessimista Giuseppe Maimone, presidente del Coordinamento Milazzo-Pace del Mela: “Attendiamo l’incontro previsto domattina tra l’assessore Mariella Lo Bello e Terna. Ma purtroppo temiamo che dopo la campagna elettorale cada tutto nel dimenticatoio. Per questo occorre tenere alta l’attenzione e sensibilizzare le istituzioni, prima che sia troppo tardi”.

Una paura giustificata, visto che a Valle del Mela si continua a morire. Una zona dichiarata nel 2002 “area ad alto rischio di crisi ambientale”, con un’altissima percentuale di emissioni di sostanze nocive tra poli industriali (Milazzo) e bombardamento elettromagnetico di elevato rischio.

Di recente, proprio sul nostro giornale, l’ematologo Pietro di Marco ha spiegato l’importanza del cosiddetto “principio di precauzione”, che nei casi di forte esposizione ai campi magnetici dovrebbe prevalere, visto che si tratta di un possibile rischio cancerogeno per l’uomo. Secondo tale principio, infatti, anche in mancanza di prove scientifiche ci si dovrebbe astenere dal mettere in pericolo la salute della gente. Ma a Terna del “principio di precauzione” non gliene può fregare di meno. I signori dell’energia non hanno alcuna voglia di prendere in considerazione le parole degli esperti.

Terna continua a minacciare gravemente la salute di persone, animali e piante, come è avvenuto di recente nella zona di San Pier Niceto e Pace del Mela. Le testimonianze sono prova schiacciante. Basta contare i malati di leucemia e di tumore e la violenza subita dall’ambiente. Per questo è necessario organizzare un movimento di popolo per bloccare i lavori proprio come si sta facendo a Niscemi.

 

Sabrina Macaluso

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