L’11 aprile si riunirà il tavolo tecnico istituito dalla Regione siciliana per esaminare la questione dell’elettrodotto della Valle del Mela, nel messinese. Ad annunciarlo è stata l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello.
Ne prenderanno parte le associazioni che si battono contro l’opera, i sindaci dei territori, i rappresentanti di Terna, i tecnici della Regioni e rappresentanti degli assessorati regionali al Territorio, alla Salute e all’Energia.
“Si tratta di un’infrastruttura che vogliamo, ma Terna deve modificare due percorsi, spostandoli o interrandoli” dice l’esponente della giunta Crocetta. L’elettrodotto, infatti, è necessario per ammodernare il pessimo stato della rete elettrica in Sicilia, come vi abbiamo detto qui. Ma, resta il fatto, che non si può accettare un tracciato che mette a rischio la salute dei cittadini perché troppo vicino ai centri abitati.
La strada resta tutta in salita. L’Ars ha già approvato una mozione secondo cui Terna dovrà rivedere il progetto per la realizzazione dellelettrodotto. Mozione che ha fatto un buco nell’acqua: i lavori sono andati avanti regolarmente e senza nessuna variazione.
Non solo. Appena qualche giorno fa, durante una audizione di Terna in IV Commissione all’Ars, i rappresentanti del gruppo hanno ribadito che non hanno nessuna intenzione di cambiare un bel niente visto e che” lopera è stata autorizzata dopo la verifica da parte dei soggetti competenti del rispetto di tutti i limiti in materia di campi elettromagnetici imposti dalla legge italiana, che è una delle più restrittive in Europa. Infatti – si legge sul comunicato di Terna- lelettrodotto rispetta in ogni punto lungo tutto il tracciato i limiti previsti dal DPCM 8 luglio 2003, che impone un limite di 5kV/m per il campo elettrico e di 3 ?T come valore del campo di induzione magnetica in corrispondenza dei punti sensibili (abitazioni e aree in cui si prevede una permanenza di persone per più di 4 ore nella giornata)”.
Tutto il contrario di quello che sostengono i cittadini che, da tre anni, si battono denunciando l’eccessiva vicinanza dei tralicci alle loro abitazioni: a Pace del Mela e a San Pier Niceto, i tralicci dellalta tensione distano 19 metri dalle abitazioni. A Villafranca, 70 metri. Ma ci sono anche Milazzo, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Condrò, Gualtieri. Un comprensorio già definito ‘Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale’. Non a caso, numerosi studi dimostrano che nella zona i casi di tumori e leucemie sono particolarmenti alti.
Del caso si è appassionato anche Piero Pelù, mitico leader dei Litfiba, che oltre a lanciare numerosi appelli e una petizione in sostegno degli abitanti della zona, partecipare ad una conferenza stampa dedicata al caso e prevista sabato 27 aprile prossimo, alle 16,00, allauditorium di Pace del Mela.
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