EDITORIALE/ Quel mutuo da un miliardo di euro voluto da Roma che affonda la Sicilia. Le scorrettezze di Renzi

SECONDO IL GOVERNO NAZIONALE LA REGIONE SI DOVREBBE INDEBITARE CON UN MUTUO DA UN MILIARDO DI EURO PER PAGARE IMPRESE E COMUNI. DIMENTICANDO CHE L’ESECUTIVO ROMANO CI DEVE I SOLDI DELLA SANITA’ E DEL FEDERALISMO FISCALE

Ragazzi, l’Italia è veramente alla frutta. Siamo al capolinea. A certificarlo è il Governo di Matteo Renzi. Che, in un solo colpo, prende tutti gl’italiani per morti di fame offrendo 80 euro al mese a chi guadagna meno di mille e 500 euro al mese (i soldi per la pasta, come in guerra). Mentre a noi siciliani ci propone di contrarre un mutuo da un miliardo di euro per pagare improbabili multinazionali del settore farmaceutico, per evitare il fallimento dei Comuni e per consentire alla Regione di fare ‘cassa’.

E’ tutta qui la ‘svolta’ di Renzi? Caro Renzi, cosa pensa di fare con 80 euro al mese a fronte di tutte le tasse che piovono in testa agl’italiani? Questi non sono provvedimen ti strutturali: sono provvedimenti da Governo di morti di fame. Il suo, lo stiamo cominciando a capire, è un Governo di morti di fame che offende l’intellifenza degl’utaliani.

Per ora l’unica cosa concreta fatta dal Governo Renzi è il vergognoso accordo con Berluscon sulla legge elettorale. La Corte Costituzionale, in una sentenza storica, ha detto che il Porcellum è una legge elettorale sbagliata perché conculca ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento. E cosa fa il Governo Renzi? Si mette dì’accordo con Berlusconi per riproporre, alla fine, quello che la Corte Costituzionale ha sanzionato!

Lei è un personaggio senza vergogna, presidente Renzi. Una faccia di bronzo. Messo lì per regalare quasi due miliardi di euro a qualche imprenditore vicino al PD. E per continuare a fottere gl’italiani. Come hanno fatto Monti e Letta. E per mettersi d’accordo con Berlusconi sulla legge elettorale, in barba al pronunciamento della Consulta.

Poi, per cercare di far dimenticare le schifezze che ha già messo in campo in pochi giorni di malgoverno, ecco che offre 80 euro al mese a chi guadagna meno di mille e 500 euro al mese. Ma non si vergogna a formulare certe proposte? Non le cade la faccia a terra?

E cosa propone, poi, alla Sicilia? Ci propone un mutuo da un miliardo di euro! Caro presidente Renzi, il suo Governo, quest’anno, si è fottuto – non troviamo altro termine – un miliardo di euro dal Bilancio della nostra Regione per pagare il Fiscal Compact all’inutile e dannosa Unione europea dell’euro, che quando andrà a fondo – noi ci auguriamo presto – sarà sempre troppo tardi.

Il suo Governo deve alla Regione siciliana un sacco di soldi. Sono i soldi della sanità che Roma, da cinque anni, violando la legge finanziaria nazionale del 2008, non ci riconosce. Il suo Governo ci deve i soldi legati all’applicazione della legge sul federalismo fiscale che ha penalizzato i nostri Comuni.

Cosa fa il suo pessimo Governo, presidente Renzi? Dice agli ‘ascari’ che governano oggi la Sicilia: indebitatevi di un miliardo di euro e date almeno 250 milioni ai vostri Comuni. Così, invece di dare ai Comuni siciliani i soldi che dovrebbe pagare Roma, li carichiamo sul groppone delle famiglie e delle imprese siciliane con Irpef e Irap ai massimi livelli per i prossimi trent’anni!

Lei, presidente Renzi, sta dimostrando di essere, sin dalle prime battute – soprattutto rispetto alla Sicilia – un personaggio pessimo. Ma ancora peggiore è il Governo regionale di ‘ascari’ di Rosario Crocetta. Che si tiene ancora in Giunta un assessore all’Economia, Luca Bianchi, che fa gli interessi di Roma e non quelli della Sicilia.

In questi mesi al signor Bianchi non abbiamo mai sentito pronunciare le parole “restituzione della quota di compartecipazione alle spese sanitarie”, “perequazione fiscale” e “perequazione infrastrutturale”.

Nel 2006 la quota di compartecipazione della Regione siciliana alle spese sanitarie era del 42 per cento circa. Il Governo Prodi, che Dio lo abbia in gloria, ha portato la quota a carico della Sicilia a quasi il 50 per cento . In cambio avremmo dovuto ricevere una quota delle accise sui derivati del petrolio. Previo passaggio dalla Conferenza Stato-Regione. Ma dal 2008 Roma tiene bloccato il provvedimento. E si fotte i soldi dei siciliani.

Assessore Bianchi, non le sa ‘ste cose? Presidente Crocetta, la sua ‘rivoluzione’ non prevede la restituzione dei soldi che Roma ci sta rubando? Non le sanno nemmeno i deputati dell’Ars?

E che dire della legge sul federalismo fiscale? Lo sapete a quanto ammonta la riduzione dei trasferimenti dello Stato ai Comuni siciliani operata negli ultimi due anni? Buona parte di questi soldi tolti ai nostri Comuni sarebbero dovuti rientrare, almeno in parte, sotto forma di perequazioni infrastrutturali (investimenti) e perequazione fiscale (riduzione delle tasse comunali a carico dei cittadini pagate da Roma).

Invece che succede? Che in Sicilia le tasse e le imposte comunali aumentano. E il Governo nazionale di Renzi dice: i Comuni siciliani non hanno soldi? Indebitatevi e pagate! Ma in che Paese viviamo? 

Eh no, caro presidente Renzi: i soldi ai Comuni siciliani li deve dare il suo Governo. Perché i soldi dei Comuni siciliani che, da due anni, Roma si tiene sono andati al Comune di Milano, al Comune di Torino, al Comune di Bologna e, forse, anche al Comune di Firenze.

Poi, non l’abbiamo capito: avete fatto una legge per pagare i debiti al Comune di Roma, mentre qui in Sicilia non solo vi siete fottuti i soldi dei nostri Comuni, ma dobbiamo fare contrarre un mutuo alla Regione siciliana. Lei è veramente pessimo, presidente Renzi. Non vediamo l’ora che il suo Governo affondi, possibilmente assieme all’Unione europea e all’euro di massoni e di senza Dio.

Andiamo al mutuo. O meglio alle imprese che dovrebbero essere pagate con il miliardo di euro: mutuo che noi ci auguriamo la Regione non contragga.

All’Ars, in modo riservato, il Governo ha fornito un elenco di aziende che dovrebbero essere pagate dalla Regione. Già è scorretto il metodo: perché questo elenco non è stato reso pubblico, visto che le ‘rate’ del mutuo (circa 2 miliardi di euro: un miliardo di sorte capitale e un miliardo circa di interessi) le pagherebbero le famiglie e  le imprese siciliane?

Ci riferiamo, in particolare, al Movimento 5 Stelle, che mette tutto on line. Come mai i parlamentari grillini dell’Ars non hanno reso pubblici tutti i documenti di questo mutuo? Forse perché, sottobanco, sono già d’accordo con il Governo Crocetta, sul modello legge sulla ‘presunta’ riforma delle Province?

Insomma: gli elettori del Movimento 5 Stelle non devono sapere nulla dell’affare mutuo da un miliardo di euro? Lo diciamo a chiare lettere: questo Movimento 5 Stelle di Sala d’Ercole ci piace sempre meno.

Il gioco a nascondino su questa vicenda del mutuo è ancora più grave della ‘stampella’ al Governo Crocetta sulla pessima legge sulle Province. Noi pensavamo che lo spirito di questo Movimento fosse legato agli interessi reali della gente comune. ma in questa gravissima vicenda del mutuo da un miliardo di euro prendiamo atto che i parlamentari grillini dell’Ars stanno tenendo tutto nascosta ai propri elettori. Tutto questo è poco serio.

Anche il dibattito andato in scena ieri sera all’Ars lascia molto pensare. le uniche due forze politiche che si stanno opponendo a questa vergogna del mutuo sono Forza Italia e Lista Musumeci. Tutti gli altri Partiti – è bene che i siciliani lo sappiano – sono più o meno d’accordo con il Governo Crocetta. le liti, semmai, sono su come ‘spartirsi’ questi soldi che verranno tolti dalle tasche dei siciliani.

Il problema del Nuovo centrodestra di Angelino Alfano, in questo momento, è come prendere per il culo i pochi elettori che ancora riescono a gabbare. In Italia e in Sicilia. Questo Nuovo centrodestra è un Partito da quattro soldi. ‘Mercenari’ della politica al servizio di Crocetta e dei suoi accoliti. Ciarpame politico.

Più articolato l’atteggiamento grillino. Dove, come già detto, va in scena il doppiogiochismo. Ai danni, principalmente, di un elettorato che dai parlamentari dell’Ars si attendeva cose diverse. Abbiamo chiuso un occhio sugli accordi indecenti che questo gruppo parlamentare ha stretto con il Governo sull’acqua che è rimasta nelle salde mani dei privati.

L’altro ieri, però, è arrivato il “sì” di questo Movimento alla truffa sulle Province: legge che provocherà il licenziamento di un sacco di persone (sono questi i ‘risparmi’ già annunciati da Crocetta: perdite di posti di lavoro, per esempio, in tutte le società collegate alle Province e incertezza per tutti i dipendenti delle stesse Province). Ieri il gioco delle parti sul mutuo. Oscenità.

Ai grillini ci permettiamo di ricordare che serve a poco diramare decine di comunicati denunciando – giustamente – il malaffare di mezza Sicilia se poi si fanno accordi politici e parlamentari con chi il malaffare lo crea, lo gestisce e ci lucra.

Deludenti anche i parlamentari del Cantiere popolare verso Forza Italia. L’onorevole Toto Cordaro, che noi stimiamo, si dice preoccupato che i ‘debitori’, se non pagati, potrebbero presentare decreti ingiuntivi. L’onorevole Cordaro – questo il nostro sommesso consiglio – quando calca le scene di Sala d’Ercole, dovrebbe essere più deputato e meno avvocato.

A noi i soldi li deve dare Roma. I soldi che ci stanno fottendo, come abbiamo già sottolineato, con la sanità e con la legge sul federalismo fiscale. Il resto chiacchiere sono, onorevole Cordaro.

Redazione

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