SE C’E’ UNA COSA DI CUI IL PARLAMENTO SICILIANO NON HA BISOGNO SONO I ‘GESUITISMI’ DA QUATTRO SOLDI
Le parole pronunciate ieri sera, a Sala d’Ercole, dal presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, potrebbero essere definite comiche se dietro non ci fosse un disegno politico e parlamentare proditorio e scorretto. L’onorevole Ardizzone, che in questi giorni frequenta poco Palazzo Reale – forse perché preoccupato dei voti che la fallimentare accoppiata Udc-Angelino Alfano raccoglierà alle elezioni europee – non sa che da venti giorni il presidente della Regione, Rosario Crocetta, diserta sistematicamente i lavori della Commissione Bilancio e Finanze.
L’onorevole Ardizzone – forse perché occupato sempre dal pensiero fisso del disastro elettorale che tra un mese e mezzo di abbatterà sul suo Partito – non ricorda che l’assessore all’Economia, Luca Bianchi, bontà sua, ha smontato le tende ed è tornato nella sua amata Roma.
L’onorevole Ardizzone forse non sa che la delega all’Economia è stata assunta dal presidente Crocetta. L’onorevole Ardizzone, da bravo deputato, si dovrebbe ricordare che se il presidente della Regione non si presenta ai lavori della Commissione Bilancio e Finanze, la stessa Commissione Bilancio e Finanze non si può riunire.
Ne consegue – sotto il profilo della logica allo stato puro, prima che della logica parlamentare – che accusare la Commissione Bilancio e Finanze di non lavorare, come ha fatto ieri sera in Aula l’onorevole presidente Ardizzone, quando a non farla lavorare è il presidente della Regione, è manifestazione di pericolosa ipocrisia.
Tutti sappiamo che il disegno di legge sul mutuo ‘ascaro’ e truffaldino da un miliardo di euro è stato rinviato in Commissione Bilancio e Finanze per essere riesaminato e riapprovato. Se poi la Commissione non riesce a riunirsi perché il presidente della Regione diserta sistematicamente le sedute, beh, la responsabilità è anche dello stesso presidente dell’Ars che non riesce a imporre al Governo il rispetto della dignità del Parlamento.
Invece di ricorrere a questi stratagemmi un po’ farisaici, il presidente Ardizzone farebbe bene, in primo luogo, a far rispettare la dignità del Parlamento siciliano, intimando al presidente o al nuovo assessore all’Economia di recarsi ai lavori della Commissione Bilancio e Finanze. In secondo luogo, farebbe bene a togliersi dalla testa il progetto di un eventuale colpo di mano: tipo prendere il disegno di legge sul mutuo ‘ascaro’ e truffaldino e portarlo in Aula con la scusa che “la Commissione Bilancio ha fatto scadere i termini”.
I termini li ha fatti scadere il Governo Crocetta, disertando i lavori della Commissione Bilancio e Finanze e non la stessa Commissione.
I regolamenti parlamentari sono come le leggi: si rispettano, non si aggirano proditoriamente per favorire una parte politica.
Il presidente dell’Ars è il garante del Parlamento siciliano e non il ‘fiduciario’ del Governo. Se lo ricordi, presidente Ardizzone.
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