Non ce l’ha fatta. Giovanni Guarascio, l’uomo che, a Vittoria, si era dato fuoco per protestare contro una banca che aveva messo all’asta la sua casa per un debito di 10mila euro, è morto stamattina. Troppo gravi le ustioni riportate, il suo cuore non ha retto.
Ennesima tragedia, figlia di un sistema politico-economico, che getta nella disperazione la gente per salvare gli istituti di credito e gli squali della finanza europea. Anche Papa Francesco ha puntato il dito contro questa folle concezione della società: “Si salvano le banche ma se la gente muore di fame non ha importanza” ha detto il Santo Padre esortando i politici a ritrovare l’umanità nella loro azione.
Cosa altro deve ancora succedere perché i governanti si rendano conto che non possono continuare ad ammazzare le persone per salvare una oligarchia finanziaria che sta distruggendo l’Europa?
Tragedia a Vittoria: la banca gli toglie la casa, un uomo di 64 anni si dà fuoco
Vittoria, si da fuoco per salvare la casa: esposto del Codacons contro la banca
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