Alfio Laudani, boss mafioso catanese dei Mussi i ficuirinia, è morto nel carcere di Opera, a Milano. Come riportato da Live Sicilia, il decesso è avvenuto qualche giorno fa. Aveva 76 anni e stava scontando diverse condanne all’ergastolo. Fu protagonista della guerra di mafia con il clan Cappello tra gli anni ottanta e novanta, quando i Laudani erano divenuti il braccio armato della famiglia di Cosa nostra Santapaola.
Figlio del patriarca Sebastiano, detto Iano, morto a 91 anni, assieme ai suoi fratelli Gaetano e Santo, tutti e due uccisi in agguati di mafia, Laudani fu a capo dell’espansione del clan in tutta la provincia catanese, con la propria roccaforte nella macelleria di famiglia nel quartiere catanese di Canalicchio. È stato al suo interno che, nel 1990, venne assassinato uno dei fratelli.
Alle falde dell’Etna, l’impero mafioso dei Laudani si è radicato negli ultimi decenni. Il nome di Alfio Laudani è balzato agli onori delle cronache con il pentimento di Pippo Di Giacomo, il mandante dell’omicidio dell’avvocato Serafino Famà. Fu il collaboratore di giustizia a indicarlo al vertice del clan, rivelando che molti delitti portavano la sua firma.
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