Dybala – Pisano – Lafferty: il Palermo vede la A

6 giornate alla fine del campionato e lo scontro al “Francioni” tra Latina e Palermo può già deciderne le sorti. I padroni di casa cercano la vincere per mantenere il secondo posto e frenare appena il cammino solitario degli ospiti, che, al contrario, sperano addirittura di poter festeggiare oggi la matematica promozione nella massima serie.

Mister Breda schiera i suoi secondo il più classico dei 4-4-2 con Iacobucci in porta; Brosco, Cottafava, Esposito e Ristevski in difesa; Viviani, Bruno, Morrone e Alhassan a centrocampo; Jonathas e l’ex Paolucci in attacco.

Dall’altra parte, Beppe Iachini mette in campo i suoi con il consueto 3-5-2, pur con qualche variazione nella linea dei centrocampisti. Andando con ordine, il “muro” Sorrentino presiede i propri pali; ancora Vitiello, insieme a Terzi ed Andelkovic, forma la linea difensiva; Pisano, preferito a Stevanovic, Bolzoni, Barreto, Vazquez e Lazaar formano il centrocampo; Dybala ed il ritrovato Belotti sono gli attaccanti.

La prima frazione, malgrado siano le prime due della classi di questa serie cadetta, non è esattamente entusiasmante; i neroazzurri provano a fare la partita ma non impegnano in nessuna circostanza Sorrentino, spettatore più o meno non pagante per tutti i primi 45′. D’altro canto, anche Iacobucci non viene quasi mai chiamato in causa, anche se si prende un bello spavento attorno al minuto 39: Vitiello porta effettivamente, infatti, in vantaggio i rosa ma l’arbitro Pairetto annulla per una spinta di Pisano proprio sul portiere avversario. Al riposo, rimane quindi invariato il punteggio: uno 0-0 giustissimo per i valori emersi nel corso del primo tempo.

Il secondo invece è di tutt’altro pregio: il Palermo ha voglia di portare a casa i 3, incoraggiato anche dalla contemporanea sconfitta del Crotone, quarto in classifica. Dopo appena 7′ dalla ripresa, Dybala infatti porta sull’1-0 i propri compagni, pregustando così la possibile promozione. Le ali vengono però subito tappate dal pareggio laziale che, dopo neanche 6′, arriva dai piedi dell’ex Michele Paoloucci, abile a sfruttare la torre di testa di Jonathas, liberatosi con uno schema da calcio piazzato. Anche questo però, dura poco perché dopo altri 10′, i siciliani si riportano definitivamente sopra nel punteggio: direttamente da calcio d’angolo, Pisano stacca di testa ed insacca il 2-1. Da adesso in poi, è solo possesso palla per gli isolani che si limitano a controllare e non far prendere campo ai latini. Trovano però anche il tempo di calare il tris con Kyle Lafferty, subentrato ad Andrea Belotti, e servito perfettamente da Bolzoni, per uno dei più semplici dei gol.

Il punteggio si fissa così sul 3-1, con i rosa che toccano quota 75 e 18 punti di vantaggio sul terzo posto, occupato proprio dagli avversari odierni. Malgrado tale distacco, però, la squadra di Iachini non è ancora in serie A a causa degli scontri diretti non a proprio favore: in una ipotetica finale di classifica con Empoli, Latina e lo stesso Palermo fermi a 75 punti, i palermitani sarebbero fermi a quota 4 punti in virtù della vittoria di oggi e del pareggio ottenuto in toscana. Al contrario, gli empolesi sarebbero a 7 ed i laziali a 6, costringendo la compagine rosanero ai playoffs. A Novara, stando così le cose, basta un pareggio per tornare tra i “grandi”.

LATINA: 1 Iacobucci; 23 Brosco, 4 Cottafava (cap.), 27 Esposito; 13 Ristovski, 18 Morrone, 7 Viviani, 5 Bruno, 19 Alhassan; 33 Jonathas, 11 Paolucci.

A disposizione: 12 Tozzo, 3 Bruscagin, 9 Jefferson, 10 Gerbo, 15 Cisotti, 16 Milani, 28 Ricciardi, 31 Ghezzal, 32 Figliomeni.

Allenatore: Roberto Breda.

PALERMO: 1 Sorrentino; 29 Vitiello, 19 Terzi, 4 Andelkovic; 3 Pisano, 15 Bolzoni, 8 Barreto (cap.), 20 Vazquez, 7 Lazaar; 30 Belotti, 9 Dybala.

A disposizione: 22 Ujkani, 5 Milanovic, 10 Di Gennaro, 11 Hernandez, 14 Stevanovic, 18 Lafferty, 23 Verre, 27 Ngoyi, 28 Daprelà.

Allenatore: Giuseppe Iachini.

ARBITRO: Luca Pairetto (Nichelino).

Assistenti: Marco Avellano (Busto Arsizio) – Giovanni Colella (Padova).

Quarto ufficiale: Daniele Chiffi (Padova).

Alberto Prestileo

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