L’asfalto è stato rimosso dal sagrato del Duomo di Catania e sostituito con un manto di cocciopesto. Il rimedio provvisorio, condiviso da curia etnea e Soprintendenza dei beni culturali, è stato portato a termine nei tempi stabiliti: prima dell’inizio delle festività per sant’Agata. I tempi, che il Comune prevedeva più lunghi, sono stati accelerati dopo che l’indignazione legata alla vicenda sollevata da MeridioNews ha trovato cassa di risonanza a livello nazionale. A occuparsene sono stati anche il Tg satirico Striscia la notizia e il critico d’arte Vittorio Sgarbi. Ma anche la soluzione temporanea raccoglie critiche.
I lavori sono iniziati lunedì 25 gennaio e sono stati completati in una settimana. Dapprima alcuni responsabili della Soprintendenza hanno effettuato dei rilievi che serviranno, in futuro, per proporre il progetto di ripristino definitivo: è allo studio anche la possibilità di ripristinare l’originaria pavimentazione ottocentesca. ormai inesistente. Gli operai hanno poi divelto col martello pneumatico lo strato di asfalto e proceduto alla posa del materiale impermeabile sul quale sono state deposte le prime passate di cocciopesto, fino al risultato definitivo. Adesso il risultato è visibile nonostante la pavimentazione risulti ancora in parte transennata.
Una soluzione che non piace a tutti, e sui social come attorno alla Cattedrale – che si prepara ad essere il cuore delle celebrazioni agatine – c’è chi storce il naso. «Ritengo che l’immagine del sagrato sia migliorata parecchio rispetto a quella che ha sollevato tanta indignazione – commenta la Soprintendente ai beni culturali Fulvia Caffo – Quando ci si mette all’opera c’è sempre chi la pensa in maniera diversa ma era importante intervenire immediatamente per rimuovere l’asfalto. E pure farlo in tempi brevi per garantire l’accesso in piena sicurezza alla chiesa».
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