Tentato omicidio in concorso continuato, porto abusivo di armi, minacce e danneggiamento. Sono le accuse con cui i carabinieri di Noto, in provincia di Siracusa, hanno fermato Umberto D’Amico, 48 anni, ritenuto uno dei protagonisti dello scontro a fuoco avvenuto sabato scorso, tra via Cherubini e Ronco Paisiello. L’uomo si è consegnato ai carabinieri, accompagnato dal suo legale di fiducia, nella tarda serata di ieri e, dopo l’interrogatorio, è stato condotto nel carcere Cavadonna dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Secondo quanto ricostruito dai militari, grazie anche alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, almeno due persone, la mattina del 9 gennaio, si sono affrontate a colpi d’arma da fuoco. Alle 8.25 un’auto è arrivata nei pressi di un’abitazione di Ronco Paisiello, dove risiede una famiglia appartenente alla comunità dei Caminanti, e il passeggero ha esploso, con un fucile a doppia canna, due colpi in direzione della casa. Dalla parte opposta hanno risposto al fuoco con una pistola calibro 9 i cui colpi hanno colpito la finestra di una vicina, una sessantenne che per fortuna non è stata ferita.
Poi i due uomini a bordo dell’auto sono fuggiti. I carabinieri, nonostante la reticenza dei Caminanti, sono riusciti a identificare D’Amico come l’uomo che ha sparato i colpi di fucile. Indagini sono ancora in corso per individuare il movente della sparatoria, probabilmente presunte maldicenze su alcune donne della comunità.
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