Due team messinesi al Lucca comics & games Dai giochi di ruolo all’app per fumetti interattivi

Non solo grandi nomi italiani e internazionali. Oltre a Batman, personaggi Dinsney e serie tv già cult come Stranger things, al Lucca comics and games 2017 – festival del fumetto e del gioco più importante d’Europa e secondo nel mondo dopo quello di Tokyo – ci sono anche creazioni che parlano siciliano. A incontrare i suoi creatori è il nostro appassionato inviato tra i bastioni della città toscana che ogni anno ospita l’evento, sempre più grande e con sempre più fila per accedere alle sue tante aeree. Ed è proprio girando per gli stand che incontriamo il messinese Giuliano Pagliaro e i suoi collaboratori di Niwaen che stanno realizzando una piattaforma per la creazione e la vendita di fumetti interattivi. Fuibili da un’app per tablet o smartphone che non solo visualizza le classiche vignette in maniera dinamica con cambi scena ed effetti, ma aggiunge anche una componente di suoni ambientali per un’esperienza di immersione totale nella storia narrata. Passando dai fumetti all’area games, ci aspettano Mauro Longo e Giuseppe Rotondo, autori siciliani dell’ambientazione Ultima Forsan per il noto e longevo gioco di ruolo Savage Worlds, vincitore nel 2014 del premio gioco di ruolo dell’anno. Con loro abbiamo partecipato a una sessione privata nella suggestiva cantinetta di villa Gioiosa. Ma non prima di avere rivolto loro alcune domande.

Niwaen è una start up con un team di circa cinque persone che si occupano di editoria digitale e servizi. Nata a Messina, ha una sede operativa anche a Catania, al Working capital di Telecom, competizione di cui ha vinto l’edizione di quest’anno. «L’obiettivo è implementare tecnologie moderne nell’editoria tradizionale – spiega Pagliaro – Non a caso, noi continuiamo a pubblicare anche il cartaceo dei fumetti. Perché crediamo che il digitale non debba soppiantare la carta, ma supportarla». Anche per avvicinarsi a un target più giovane: «Come mia figlia, piccolissima, che per cambiare canale al televisore muove la mano come per scorrere su uno smartphone». L’idea nasce proprio da Pagliaro, e precisamente dalla sua tesi di laurea all’istituto europeo di Design nel 1996. «All’epoca per fare fumetti interattivi e multimediali bisognava stampare i vecchi cd rom e poi distribuirli nelle edicole insieme alle riviste – racconta – All’epoca fece molto scalpore e così la casa editrice Sergio Bonelli mi mise a disposizione i suoi archivi. Ma, finita la tesi, si capì che l’investimento costava troppo». Adesso, con i tablet e internet veloce, Pagliaro è riuscito a dare concretezza alla sua idea. Con un’app, ancora in part in fase di realizzazione, dove si possono leggere, creare e pubblicare i fumetti con elementi multimediali e che coinvolgono attivamente il lettore

Anche loro messinesi, ma emigrati all’estero da anni, sono Mauro Longo e Giuseppe Rotondo. Da cinque anni game designer e gli scrittori come seconda professione, quando tornano in Sicilia, non perdono l’occasione di giocare nella loro Messina e di fare provare ai conterranei le proprie creazioni. La loro notorietà è legata a Savage Worlds. «Io e Giuseppe eravamo già nello staff della casa editrice che ha portato in Italia il gioco – racconta Longo – molto conosciuto all’estero da vent’anni ma che qui non era mai arrivato. Poi abbiamo cominciato a essere noi stessi autori di campagne e set». Come Ultima forsan, prodotto italiano – nella lingua e nell’ambientazione – tradotto in inglese, russo e spagnolo. «Abbiamo immaginato il nostro Rinascimento con un’apocalisse zombie e tutta l’Italia ri-descritta secondo questo scenario: tra regni che cercano di combattere l’avanzata dei morti e alleanze». E la Sicilia? «Anche l’Isola è stata reinventata secondo il nostro stile», ride.

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