Arrestati tre pusher a Palermo nel corso della giornata di ieri. Nel pomeriggio di mercoledì scorso i carabinieri della stazione Villagrazia hanno arrestato Roberto La Mattina, 27 anni, con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I militari impegnati in un servizio antidroga a Falsomiele, hanno notato l’uomo che girava per le vie del quartiere in sella al suo scooter. Secondo la ricostruzione dei carabinieri La Mattina entrava spesso in un’autorimessa. I militari hanno bloccato l’uomo mentre usciva dal box. Il giovane, riferiscono i carabinieri, teneva nella sua mano destra un involucro in cellophane trasparente, chiuso con nastro adesivo isolante, risultato contenere dell’eroina. A seguito della perquisizione locale e personale è stata rinvenuta e sequestrata dell’altra eroina e 2.030 euro, presunto provento dell’attività di spaccio. Sottoposto al rito direttissimo dopo la convalida dell’arresto gli è stata comminata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione in caserma dei carabinieri di Villagrazia, per tre volte alla settimana e rimesso in libertà.
Analogamente, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Piazza Verdi, in due distinte operazioni antidroga svolte nei quartieri del Capo e Ballarò, hanno arrestato altri due pusher sorpresi a spacciare dosi di marijuana e hashish. Il primo in via Carrettieri, Mirko Amatuzzo, già noto alle forze dell’ordine bloccato e trovato in possesso di grammi 23 di marijuana, già suddivisa in 19 dosi e della somma contante di 55 euro, poi sequestrati. Tratto in arresto e giudicato con rito direttissimo ora si trova agli arresti domiciliari. Per ultimo, nel corso della notte nell’ambito di un servizio antidroga svolto nel quartiere a Ballarò, i militari hanno arrestato Cristian Lo Monaco, sorpreso a cedere una dose di hashish a un 43enne di Villabate a sua volta segnalato alla locale Prefettura.
Nel corso della perquisizione è stato trovato in possesso di ulteriori grammi 3 circa di marijuana, di grammi 17 circa di hashish e della somma contante di 208,50 euro posti sotto sequestro. Anche in questo caso l’arrestato è stato giudicato con rito direttissimo, conclusosi con la convalida e la sola misura cautelare dell’obbligo di presentazione in caserma a Palermo e rimesso in libertà.
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