I comuni più ricchi della Sicilia sono quella della cintura che circonda Catania. Sulla mappa dell’isola che misura i redditi dei vari paesi ci sono solo quattro macchioline verdi immerse nel giallo e nel rosso. Le prime sono i centri in cui i cittadini hanno una ricchezza media di più di 20mila euro. Si contano sulle dita di una mano e sono tutti in provincia di Catania: San Gregorio, Tremestieri etneo, Sant’Agata Li Battiati ed Acicastello. Gli altri 387 comuni siciliani stanno sotto questa soglia, la città di Catania si ferma poco sotto, a 19mila euro. E’ il quadro che emerge dalle dichiarazioni dei contribuenti nel 2012, recentemente pubblicate in formato open data sul sito del Ministero dell’Economia. Un documento che l’analista di dati e ingegnere informatico Franco Morelli ha trasformato in una mappa, in cui è possibile individuare i dati per ogni singola città, da cui emergono chiaramente le disuguaglianze del nostro paese. Non solo tra nord e sud, ma anche all’interno degli stessi Comuni.
«La mappa dello Stivale – spiega Morelli – mostra in gradazioni di rosso i redditi pro-capite annuali inferiori alla media nazionale (che si attesta intorno ai 20mila euro annui ) e in gradazioni di verde i redditi superiori alla media». La Sicilia, con l’eccezione dei centri catanesi citati, resta abbondantemente sotto la media. Rimanendo in provincia di Catania, i più poveri sono Mazzarone, San Cono, Licodia Eubea e Mineo. Almeno secondo quanto dichiarato dai cittadini. Dalla mappa, naturalmente, rimane esclusa l’evasione.
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Esistono luoghi in cui la ricchezza totale di pochi è molto più alta della ricchezza totale di una moltitudine di persone. Come si calcola questo valore? «Si usa l’indice di Gini – spiega l’analista – un numero compreso tra 0 e 1 che più è grande e più manifesta una concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi. Se l’indice di Gini è 0 allora la ricchezza è distribuita in modo uguale a tutte le persone, se è uguale a 1 allora è il caso limite in cui una persona ha tutto e gli altri non hanno niente». Guardando ai comuni del Catanese, viene fuori una classifica sorprendente: la distribuzione del reddito è fortemente diseguale in centri considerati ricchi per la media siciliana, come Aci Castello, San Gregorio o Catania, ma anche in comuni poveri come San Cono.
Un’ulteriore analisi riguarda la fascia di reddito più alta: quella di chi dichiara più di 120mila euro all’anno. Calcolando la media all’interno di questa categoria privilegiata, è possibile stilare una graduatoria dei comuni dove vivono i super ricchi: nella top five compaiono ancora una volta quelli della cintura metropolitana (Aci Castello, Trecastagni e Pedara), ma i primi due posti sono occupati rispettivamente da Mascali (dove la media è di 239mila euro) e Belpasso (237mila euro). Cifre assolutamente lontane dal resto dei compaesani: nei due comuni infatti il reddito procapite di tutto il paese si ferma a poco più di 14mila euro. In questa speciale classifica, i super ricchi di Catania si piazzano all’ottavo posto, subito dopo Zafferana, con una media di 189mila euro.
[Foto di Stefano Bertolotti]
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