Dopo il cancro ricominciano a vivere Per loro corsi di informatica e lingue al Civico

Riscattarsi. E’ questo uno dei motivi principali che spinge questi ragazzi a partecipare al progetto Liberi di crescere dell’ASLTI, l’ associazione per la lotta alle leucemie e ai tumori dell’infanzia che ha sede all’Ospedale Civico; si tratta di corsi di informatica e lingue e se possibile, stage in aziende. Tutto dipende dalla solidarietà della gente e dai soldi a disposizione, perchè questi corsi, sono finanziati da privati e associazioni che credono in questo tipo di reinserimento sociale.

I protagonisti sono ragazzi dai 16 ai 24 anni, che ce l’hanno fatta. Sì, giovani che hanno sconfitto «leucemie, linfomi e tumori solidi» e che adesso vogliono riprendersi con tutte le forze quel tempo che gli è stato tolto. 

«La vita è stata abbastanza dura con loro  – dice a MeridioNews Ilde Vulpetti, direttrice dell’area operativa dell’Aslti –  e hanno perso qualcosa di importante, il percorso verso la guarigione infatti è molto lungo e pesante. I ragazzi che sono ora guariti hanno una grande carica, una grande energia e vogliono rompere il mondo e questo è un inizio che per noi era doveroso offrirgli».

I corsi di informatica sono già partiti e sono 5 i ragazzi che li frequentano. Prevedono, tra l’altro, lezioni di video scrittura, fondamenti di information technology, presentazioni multimediali. Al termine sarà rilasciato un attestato di addestramento professionale che certifichi il possesso delle conoscenze informatiche di base.

I corsi di lingua dovrebbero iniziare a ottobre e daranno la possibilità di acquisire crediti per l’accesso alle università e per la formazione scolastica, «Chiediamo l’aiuto di chiunque voglia supportare il nostro progetto – aggiunge la direttrice – Al progetto possono aderire altri partner che vogliano sostenerne le attività offrendo a loro volta stage aziendali e formazione ed è possibile fare donazioni attraverso il nostro sito www.liberidicrescere.it  . A dicembre vorremmo chiudere il primo ciclo, che è stato possibile grazie al supporto dell’associazione Genitori che ha raccolto i fondi per permettere a questi ragazzi di poter affrontare i corsi e poi speriamo di poter ricominciare subito con un altro ciclo e dare spazio ad un numero sempre maggiore di ragazzi. Stiamo cercando anche di poter far fare loro qualche periodo di stage in azienda. Come li “selezioniamo”? In base al tempo di stop terapy, ovvero che abbiano terminato terapia da non piu di 5 anni e poi facciamo attenzione al nucleo familiare, dando precedenza a chi ha maggiori difficoltà». 

Tutti i corsi vengono svolti direttamente in ospedale: «La scelta del luogo – conclude Vulpetti – è voluta proprio per lanciare un messaggio, ovvero che l’ospedale non è solo luogo di cura e sofferenza, ma anche luogo in cui si può ricominciare a riappropriarsi della propria vita e dove oggi questi ragazzi possono dare una svolta al loro futuro. Questi ragazzi sono entusiasti di poter frequentare i corsi proprio in quel luogo dove hanno sofferto, perchè oggi danno una speranza a chi ancora sta lottando».

Ma il progetto di reinserimento dell’ASLTI, spazia, a seconda delle esigenze; due ragazzi di 18 anni ad esempio, hanno potuto seguire dei corsi di preparazione al test di accesso all’università e nei giorni scorsi hanno sostenuto a Palermo quelli per accedere alla Facoltà di Medicina. Ora sono in trepidante attesa del risultato

E’ questo il senso di questo progetto, la vita che vince sulla morte, la forza della speranza che supera ogni cosa.

Marta Genova

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