Donna inseguita e accerchiata in via D’Annunzio «Ho urlato per mandarli via, ce li avevo addosso»

«Stavo tornando a casa intorno alle ventidue, come avviene abitualmente, quando tre uomini mi hanno accerchiato: uno di loro ha tentato di mettersi davanti alla macchina per non farmi svoltare. Mi hanno seguito fino a quasi sotto casa mia, ce li avevo quasi addosso». Inizia così il racconto di una residente di via Ruggero Settimo, ancora scossa dopo che nella serata di martedì un gruppo di persone l’avrebbe seguita fin sotto casa dopo aver tentato di bloccarla. Il tutto è accaduto all’incrocio tra via Vittorio Emanuele Orlando e via Gabriele D’Annunzio, mentre la donna si dirigeva verso la propria abitazione.

«Davanti all’incrocio, all’angolo della farmacia, tra le macchine in doppia fila, vedo tre uomini a piedi che si dimenano in mezzo alle auto  – racconta – poi uno di loro mi si piazza davanti per impedirmi di svoltare a destra». Così la donna, sentendosi minacciata e con la strada sbarrata dall’uomo che ha davanti, prima prova a fare marcia indietro, poi suona il clacson e urla: «Solo così questa persona si è spostata e in qualche modo sono riuscita a svincolarmi, ma quei tre erano a piedi e ancora molto vicini a me. Quando l’uomo si è tolto, ho chiamato mio marito al cellulare e gli ho detto che mi stavano inseguendo. Se non avessi trovato posto per l’auto sarei rimasta in macchina a girare». La donna il parcheggio lo trova, ma i tre presunti malintenzionati arrivano vicinissimi alla sua abitazione. Durante i pochi metri fatti a piedi, la donna non riesce a seminarli completamente. «Ho avuto molta paura – continua – e mi sono letteralmente scaraventata sul cancello di casa: questi tre uomini erano a pochissimi metri da me, non andavano via».

Subito dopo l’episodio è stato segnalato al 112. «Ieri mattina mio marito è andato in farmacia e ha saputo che anche un altro ragazzo era stato accerchiato da tre uomini che gli impedivano di scendere dalla macchina. Ci hanno detto pure che martedì sera le forze dell’ordine erano andate sul posto, forse dopo la nostra segnalazione». Finora, però, niente sarebbe stato rilevato dalle autorità. dalla farmacia dicono di non essere a conoscenza dell’accaduto.

Intanto, a sentire la cittadina, i problemi di sicurezza nella zona rimangono. Siamo alla spalle di piazza Verga, sede del palazzo di giustizia, ma secondo quanto sostiene la donna non è la prima volta che accadono episodi di questo genere: «Nello stesso punto dove sono stata accerchiata, ho subito uno scippo. Era il 2017 io e mio marito siamo stati fermati, mi hanno tolto la borsa e scaraventato a terra. Nella zona non c’è alcun controllo».

Carmelo Lombardo

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