Domenica al museo al polo tattile multimediale Tra Braille, caffè al buio e il giardino sensoriale

Un museo speciale, dove è possibile capire la quotidianità dei non vedenti e immergersi nel loro mondo. E, con un semplice ribaltamento dei ruoli, trovarsi dall’altra parte di quelle barriere architettoniche – e non solo – che vengono alzate contro i diversamente abili. È il museo tattile multimediale della Stamperia regionale Braille di Catania, in via Etnea 602. La struttura aderisce alla campagna Una domenica al museo indetta dal ministero dei Beni delle attività culturali. Nel corso dell’iniziativa, ogni prima domenica di ogni mese – il prossimo appuntamento è per il 12 aprile – i musei aderenti prevedono ingressi gratuiti dalle 16 alle 22. 

Le attività che è possibile fare al museo tattile etneo mirano da un lato a far comprendere come si svolgono le azioni quotidiane di un non vedente, a cominciare dalla possibilità di leggere un libro attraverso la scrittura Braille . Ma anche visitare un monumento, grazie a modelli in scala che riproducono ogni piccolo dettaglio del liotro, della cattedrale di Catania, ma anche del colonnato di piazza San Pietro con la basilica o della tour Eiffel. Il percorso si sposta poi al caffè al buio, un ambiente totalmente oscurato nel quale a essere in difficoltà sono i normodotati. I non vedenti e gli ipovedenti, dal canto loro, sono abilissimi a condurre i visitatori nei meandri di un locale, far capire com’è possibile vedere utilizzando le mani. E anche bere un bicchiere d’acqua diventa un’esperienza del tutto sorprendente. 

L’ultima tappa è quella riservata al giardino sensoriale. Un piccolo angolo verde incastrato tra i palazzi della città, con carrubi, ulivi e moltissime varietà di gelsomini. Il visitatore viene bendato, così che possa capire cosa significa spostarsi seguendo i segnali impressi nelle mattonelle e affidarsi totalmente a chi lo guida. Ma concentrandosi sugli altri sensi, non facendosi distrarre dalla vista, può immergersi tra i profumi del giardino – aperto ovviamente anche ai non vedenti e gli ipovedenti che solitamente usufruiscono della struttura – e le campane a vento e ad acqua

Carmen Valisano

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