Discorso di fine anno: Grillo attaccherà a testa bassa, Napolitano si arrampicherà sugli specchi

IL LEADER DEL MOVIMENTO 5 STELLE HA CONQUISTATO LA RIBALTA. STASERA IL SUO ‘SPETTACOLO’ SARA’ MOLTO PIU’ DIVERTENTE DELLE PAROLE DEL CAPO DELLO STATO

Ragazzi, dobbiamo ammetterlo: Beppe Grillo è geniale! Con questa storia del discorso di fine anno ‘alternativo’ a quello del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conquistato la ribalta. Soprattutto sulla rete (che poi è il suo vero obiettivo).

Anche quelli che lo detestano – in primo luogo gli esponenti del PD, Partito che viene ogni giorno sputtanato, dalla Web tax pro De Benedetti ai ‘buchi’ del Monte dei Paschi di Siena, per citare due punti forti – sono caduti nella ‘trappola mediatica’.
Sono infatti tanti gli iscritti, i militanti e i simpatizzanti del PD che sono intervenuti sulla rete per dire che, loro, ascolteranno il discorso di fine anno di Napolitano. Che, poi, era quello che voleva Grillo: far parlare di lui, male o bene importa poco: l’importante è parlarne.
Ma Grillo non ha vinto solo sul piano mediatico, perché stasera vincerà anche sul piano dei contenuti. Per un motivo semplice: perché il capo dello Stato deve difende ciò che ormai è indifendibile: l’Italia nell’Unione europea e nell’euro. Mentre Grillo – pur non professando più, almeno in questa fase, l’uscita del nostro Paese dall’euro – avrà buon gioco a stigmatizzare i danni prodotti dal Governo Letta-Alfano-Bilderberg.
Certo, le tv, in questi ultimi giorni, hanno dato spazio a Letta e ad Alfano che hanno avuto la faccia tosta di affermare che il loro Governo ha ridotto le tasse. Minchiate col botto, perché non solo il Governo nazionale ha aumentato la pressione fiscale, ma ha creato i presupposti per far schizzare all’insù tasse e imposte locali. Perché con i tagli pesanti che il Governo Letta-Alfano-Bilderberg ha operato sugli enti locali, i Comuni, nel 2014, aumenteranno le tasse a carico dei cittadini.
Tutte queste cose i cittadini italiani le sanno. E Napolitano farebbe bene a evitare ogni accenno, anche remoto, alle tasse.
Grillo avrà buon gioco perché la realtà – quella vera – l’ha illustrata ieri, con correttezza, l’Istat. Che, semplificando al massimo, ha lasciato intendere che l’Italia, in questo fine 2013, è in piena crisi: imprese che chiudono. disoccupazione in crescita esponenziale, consumi ridotti, famiglie sempre più povere.
Questa è l’Italia di oggi. La pressione fiscale che si riduce e la ripresa che avanza sono, come già in parte accennato, due balle.  Insomma, è inutile che, in tv, Letta e Alfano si inventino abbassamento delle tasse e ripresa economica.
Ed è semplicemente incredibile affermare che l’esecutivo nazionale ha ridotto l’Imu sulla prima casa! Dimenticando che il PD era contrario all’abolizione dell’Imu sulla prima casa e ha fatto di tutto per appioppare agl’italiani anche questa ‘botta’.
Che dire? Che pur di fare ‘brodo’ il Governo Letta-Alfano-Bilderberg si è messo a ‘berlusconeggiare’ sull’Imu….
Detto questo, Napolitano, stasera, si arrampicherà sugli specchi. Mentre Grillo menerà fendenti a destra e a manca. Il Presidente della Repubblica proverà a promettere ripresa economica, rilancio della produzione e dell’occupazione eccetera eccetera. Ma nessuno ci crederà. A meno che – ma a noi sembra impossibile – Napolitano non cominci a parlare male del Club di Bilderberg, dell’Unione europea e dell’euro. Ma, lo ribadiamo, conoscendo il linguaggio misurato di Napolitano e la sua fede – a nostro avviso mal riposta – nell’Unione europea, non dovrebbe essere questo il tenore del suo discorso.
Grillo, invece, sarà spumeggiante. Probabilmente affonderà il ‘coltello’ nel Monte dei Paschi di Siena, nella Web tax, nella presa in giro sui Partiti che rinunciano al finanziamento pubblico (a partire dal 2017: la solita presa in giro del Governo Letta-Alfano-Bilderberg), sulle tasse che massacrano gli italiani e, forse, qualche ‘pennellata’ sull’euro.
Come finirà il ‘duello’ mediatico? Chi ascolterà Napolitano si annoierà, ma – specie se del PD – non potrà dirlo. Chi seguirà Grillo si divertirà un mondo, perché, alla fine, il leader del Movimento 5 Stelle è un grande uomo di spettacolo.
In ogni caso, tranquilli: se nel 2014 l’Italia continuerà a restare nell’euro la situazione peggiorerà. Ma questo gli italiani di buon senso l’hanno già capito.

(Foto di prima pagina tratta da termomtropolitico.it)

Redazione

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