La Direzione investigativa antimafia di Palermo ha arrestato, in flagranza di reato, tre persone accusate di corruzione: si tratta degli imprenditori Emanuele Gaetano Caruso, 53 anni, di Paternò, che opera nel settore dei rifiuti e Daniela Pisasale, 45 anni di Siracusa, rappresentante della Realizzazioni e Montaggi ed amministratore unico della Ecoambiente Italia di Siracusa.
In manette, infine, Vincenzo Bonanno, 62 anni di Palermo, direttore tecnico della discarica di Bellolampo – gestita dalla Rap, la società partecipata del Comune di Palermo – definita dalla Commissione regionale antimafia «simbolo della crisi dei rifiuti in Sicilia» e che si occupa della lavorazione dei rifiuti solidi urbani provenienti dai Comuni di Palermo e di Ustica.
Gli investigatori della Dia a conclusione di un prolungato servizio di osservazione e pedinamento hanno sorpreso Caruso mentre consegnava a Bonanno una busta con 5000 euro in contanti. Una successiva perquisizione ha consentito di rinvenire, in un’autovettura, ulteriori 13.250 euro. L’intera somma di denaro è stata sequestrata. L’indagine è stata coordinata dal procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia Paolo Guido e dai sostituti Claudia Ferrara e Gianluca De Leo. L’operazione della Dia rientra in un’ampia indagine PER esplorare i concreti interessi della criminalità organizzata di stampo mafioso nel ciclo dei rifiuti.
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