Diritto Amministrativo in ‘salsa siculo-crocettian-rivoluzionaria’: nell’Isola gli incarichi amministrativi acquisiti illegittimamente fanno titolo

Sono, come li definisce il presidente della Regione, Rosario Crocetta, “titolo acquisiti sul campo”

Il dubbio, nelle nostre menti, è maturato durante gli anni del Governo regionale di Raffaele Lombardo. A partire, grosso modo, dall’autunno del 2009, quando abbiamo cominciato a notare personaggi, privi di requisiti di legge, ricoprire incarichi di vertice.

Rosario Crocetta, foto di Gabriele Bonafede

Non avendo una perfetta conoscenza del Diritto Amministrativo, ci siamo rivolti a un avvocato che si occupa da anni di pubblica amministrazione. Rivolgendogli le seguenti domande: possono soggetti privi di laurea in Giurisprudenza – interni o esterni all’amministrazione – e, in generale, soggetti privi di titoli accedere a incarichi amministrativi di vertice che richiedono la conoscenza del Diritto Amministrativo? E, ancora: può un soggetto che non ha i titoli di legge per ricoprire incarichi di vertice maturare gli stessi titoli in forza di incarichi acquisiti illegittimamente?

Alla prima domanda l’avvocato mostrava qualche perplessità. Ci spiegò che, ormai, ci sono anche i dirigenti tecnici. Ma, aggiunse, di solito un Prefetto o il più alto burocrate di una pubblica amministrazione non è né architetto, né ingegnere.

Alla seconda domanda, l’avvocato ci rispose in modo netto: no, no e assolutamente no. Chi va ad occupare un incarico amministrativo senza averne i titoli – ci spiegò l’avvocato – non può considerare come “titolo acquisito” il periodo in cui ha ricoperto illegittimamente un incarico. Le illegittimità non possono produrre “titoli”. Al limite, aggiunse, si possono salvare gli atti per non mandare in tilt l’amministrazione. Ma un incarico occupato illegittimamente non produce titoli.

A distanza di tre anni o giù di lì dobbiamo osservare che il nostro amico avvocato, nonostante la sua lunga esperienza, ha torto. A certificarlo è un passaggio dell’intervista pubblicata oggi dal quotidiano on line, Live Sicilia, al presidente della Regione, Rosario Crocetta, noto amministrativista circondato da amministrativisti “bravi”. A proposito di Alfonso Cicero, numero uno dell’Irsap, il ‘Carrozzone’ che ha preso il posto di tutti gli ‘Asi-Carrozzoni’, il presidente Crocetta dice: “Cicero i titoli li ha acquisiti sul campo”. 

Evidentemente il governatore Crocetta fa riferimento ad incarichi che, benché illegittimi, consentono oggi a Cicero di avere i titoli per essere il numero uno dell’Irsap. Insomma, una ‘grande’ testimonianza’ di ‘legalità’ e di correttezza amministrativa. Supponiamo che anche questa ‘novità’ faccia parte della ‘Rivoluzione’ crocettiana: la ‘Rivoluzione’ delle poltrone da spartire ad amici & sodali.

Dunque, il nostro amico avvocato ha torno e Crocetta, Cicero e i ‘legalitari’ di Confindustria Sicilia – grandi sponsor di Cicero – hanno ragione: i passaggi intermedi, anche se contro legge, non contano: quello che conta è il prodotto finito.

Dottore Ivan Lo Bello, lei che metteva alla porta esponenti della sua organizzazione perché non in linea con la linea di Confindutria Sicilia: questa ‘innovazione del Diritto Amministrativo a quale ‘linea’ appartiene? Meglio cercare i “mafiosi” tra i Forconi…

I titoli acquisiti con incarichi illegittimi sono tali: cioè titoli che consentono di acquisire altri incarichi, fino ad arrivare ai vertici dell’amministrazione pubblica. Anche scavalcando coloro i quali i titoli li hanno per davvero, magari perché, ingenuamente, credendo socraticamente nella legge, li hanno acquisiti studiando.

Detto ciò, alla luce di questa parte del Diritto Amministrtivo ‘novellata’ dai Governi regionali di Lombardo e Crocetta, vorremmo porgere i nostri ‘complimenti’ vivissimi ai giudici del Tar Sicilia, ai giudici del Cga, ai magistrati della Corte dei Conti e all’Ufficio del Commissario dello Stato per la Regione siciliana.

Noi riteniamo che questo ‘importante’ risultato che fa giustizia della Giustizia amministrativa ‘arretrata’ e ‘non al passo con i tempi’ che si studia ancora sui libri sia anche ‘merito’ loro.

Noi riteniamo che dare per buoni i titoli acquisiti illegittimamente, facendoli valere per consentire al ‘fortunato’ e ‘raccomandato’ di turno di salire i più alti scalini della pubblica amministrazione siciliana sia un grande passo avanti verso nuovi e “immancabili destini” della Giustizia amministrativa…

 

Redazione

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