Rendere il web più green sembra unimpresa impossibile? «Richiede impegno, ma di certo non è impossibile, anzi, è un dovere e per farlo ci sono diverse tecniche applicabili in diversi punti della rete». A dirlo è il ricercatore catanese ed esperto di software, Diego Reforgiato, che ha recentemente pubblicato un perspective sulla rivista scientifica Science. Un articolo nato da un incontro fortuito con un editore durante un seminario in Maryland lanno scorso, che rappresenta una panoramica circa i progetti di ricerca per il risparmio, sia in senso economico che ambientale, che è possibile ottenere con degli accorgimenti nei nostri strumenti elettronici. «Pensiamo al router di casa, non lo usiamo mai per tutto il tempo in cui è acceso. Se ci fosse un software che riconosca i diversi momenti si potrebbe risparmiare», spiega Reforgiato. Ma non solo a livello periferico si può intervenire, «anche nei protocolli di routing o nei sistemi sdn, solo per fare qualche esempio».
Ma per potere risparmiare energia servono delle caratteristiche specifiche sia nel software che nellhardware «che deve essere predisposto perché il software possa compiere la sua azione intelligente», continua Reforgiato. Hardware e software che però non sono ancora in commercio, «anche se qualche costruttore inizia a pensarci», dice il ricercatore. Risparmiare energia e quindi vivere facendo maggiore attenzione all’ecologia è un tema sempre più approfondito dagli studiosi informatici e Reforgiato ha dedicato proprio a questo il suo percorso accademico.
Dopo la laurea in informatica nella sua città, Catania, ha ottenuto il dottorato di ricerca all’università Federico II di Napoli. Lultimo anno di studi lo ha portato negli Stati Uniti, all’università di New York, paese in cui è tornato nel periodo post dottorato. Questa volta è all’università del Maryland dove vince il premio Computer World 2006 per il miglior progetto di ricerca su Oasys, un sistema di analisi automatica di opinioni.
Torna in Italia e specificatamente al dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e informatica delluniversità di Catania grazie alla borsa di studio Marie Curie. Decide quindi di dedicarsi agli studi per il risparmio energetico per il web collaborando con alcuni docenti delle università di Genova e di Catania per alcuni progetti europei come Econet e Trend.
Ha 35 anni ed è inoltre co-fondatore di R2m «un’azienda di consulenza integrata e multi-disciplinare che si pone come obiettivo di colmare il gap tra le attività di ricerca e l’implementazione di mercato», come si legge sulla home del sito. Ma non solo. Lanno scorso ha anche vinto il Working capital di Telecom con il progetto Green home gateway, insieme al professore delluniversità di Catania Alfio Lombardo e al ricercatore Roberto Bruschi delluniversità di Genova.
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