Entro il 15 giugno il pm Nino Di Matteo dovrà lasciare Palermo. La prossima settimana dovrà insediarsi a Roma, per il nuovo incarico alla Direzione nazionale antimafia. Entro un mese dal 15 maggio, infatti, è il termine da cui decorre la presa di possesso. La decisione del ministero della Giustizia, che ha revocato il posticipato possesso per il magistrato titolare dell’accusa nel processo sulla trattativa Stato-mafia, avrà dunque effetti immediati.
Da via Arenula hanno svolto un approfondimento a seguito di una lettera con cui lo stesso Di Matteo aveva chiesto di rivedere la decisione del guardasigilli. Sentito anche il procuratore generale, Roberto Scarpinato, l’impostazione e’ radicalmente cambiata.
A chiedere il posticipato possesso (che avrebbe fatto si’ che il pm si trasferisse a Roma in novembre) era stato il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi. Sull’applicazione al processo Stato-mafia, non esclusa dal ministero, dovranno decidere il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, e lo stesso Lo Voi.
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