L’ex pm di Marsala Maria Angioni che fu la prima a occuparsi del caso della scomparsa di Denise Pipitone – la bambina di quattro anni sparita da Mazara del Vallo (Trapani) l’1 settembre del 2004 – ha presentato le dimissioni dalla magistratura e la quarta commissione del Consiglio superiore della magistratura all’unanimità le ha accettate. Angioni, oggi residente in provincia di Sassari (in Sardegna) dove è magistrata di sorveglianza, è imputata in un processo per false dichiarazioni al pubblico ministero ed è accusata, nell’ambito di un secondo procedimento, di diffamazione nei confronti dell’ex poliziotto Vincenzo Tumbiolo.
Le dimissioni avranno efficacia a partire dal 31 agosto. La magistrata è finita sotto i riflettori dopo avere denunciato, prima in tv in diverse trasmissioni e sui social, poi anche alla procura di Marsala che l’ha sentita a sommarie informazioni, una serie di depistaggi e di inefficienze nelle indagini svolte sulla scomparsa di Denise Pipitone. Dagli accertamenti effettuati, però, è emerso che le affermazioni della giudice sarebbero del tutto prive di riscontri. Circa un anno fa, Angioni aveva diffuso la sua personale convinzione sul fatto che Denise fosse «ancora viva e ha una figlia ma non ricorda il suo passato». Un’esternazione poi smentita e dopo la quale la mamma della bambina, Piera Maggio, aveva chiesto anche alla ex pm «maggiore cautela».
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