Una telecamera avrebbe inquadrato un uomo in fuga dopo avere sparato e ucciso Giovanna Cantarero. La 27enne, conosciuta come Jenny, è stata colpita al volto da almeno un proiettile intorno alle 21.30 di venerdì scorso, dopo avere terminato il turno di lavoro all’interno del panificio in via Alfredo Nobel 42, nella frazione Lineri di Misterbianco. Il filmato, estrapolato dal circuito privato di un’attività commerciale, mostrerebbe una persona che indossa il casco e scappa a bordo di un mezzo a due ruote, confermando le indiscrezioni arrivate a MeridioNews poche ore dopo il fatto. L’assassino, con cui la vittima avrebbe avuto una relazione, è ormai da giorni ricercato dai carabinieri del comando provinciale di Catania.
Ieri sono proseguite le perquisizioni e le ricerche nei luoghi che potrebbe avere utilizzato per nascondersi. Gli scenari ipotizzati dagli investigatori per la sparizione dell’uomo sono due: una latitanza in piena regola, o un gesto estremo, come il suicidio. Al momento però non ci sarebbero prove concrete su nessuna delle due ipotesi. Oggi pomeriggio intanto sarà effettuata l’autopsia sul corpo della ragazza, mentre alle 18 a Lineri ci sarà una fiaccolata per ricordarla.
Sul presunto omicida emergono intanto alcuni dettagli. Sarebbe un uomo di circa 30 anni, sposato, lavoratore in un centro scommesse. Non si esclude una sua possibile vicinanza con ambienti criminali di Catania. Dettaglio che potrebbe risultare utile per capire come l’uomo si sia procurato l’arma del delitto, ma che non avrebbe altro ruolo nella vicenda. La pista criminale, infatti, è stata esclusa fin dal primo momento, nonostante le vicende familiari della vittima: una zia della 27enne è stata la moglie del pentito di Cosa nostra Luigi Ilardo, ucciso dai sicari mafiosi dopo avere scelto di collaborare con lo Stato. Il padre della ragazza, invece, in passato è finito nei guai per avere fatto parte di una banda specializzata in rapine ai semafori. Nei profili social di uno dei fratelli di Cantarero compaiono i commenti della sorella di Enzo Timonieri, il 26enne ucciso con tre colpi di pistola e il cui corpo è stato ritrovato sottoterra in una zona di Vaccarizzo a giugno 2021.
Durante la trasmissione di Rai 2 Ore 14 l’inviata Nicole Di Giulio ha denunciato di essere stata minacciata, poco prima di iniziare la diretta tv, dal titolare del panificio dove lavorava Giovanna Cantarero. «Ci ha detto che dovevamo andare via o avrebbe chiamato i suoi amici», racconta la cronista. «Voleva chiamare non i carabinieri, ma gli amici? – chiede dallo studio il conduttore Milo Infante – Saremo subito noi, allora, a denunciare questa minaccia alle forze dell’ordine».
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