Dopo tre anni non accenna a trovare una serena conclusione l’iter per l’adozione, da parte del Comune di Catania, del regolamento sui dehors pubblici. A sferrare l’ultimo attacco alla normativa sull’arredamento esterno dei locali, a tre giorni dalla formulazione del parere vincolante e a venti dalla presentazione in Consiglio, è la commissione al Commercio presieduta da Ludovico Balsamo (Fratelli d’Italia). «Prima di essere varato il regolamento risulta già obsoleto», dichiara il componente dell’aula consiliare di Palazzo degli elefanti. Ragion per cui «ho proposto il ritiro dell’atto così da dare la possibilità all’amministrazione di adeguarlo alla nuova normativa nell’interesse della città e degli operatori commerciale, emendarlo sarebbe praticamente impossibile», sottolinea.
La nuova normativa riguarda un decreto del presidente della Repubblica – il numero 31 del 13 febbraio 2017, in vigore dallo scorso 6 aprile – che introduce alcune novità sul rilascio delle autorizzazioni da parte delle Soprintendenze regionali e una semplificazione delle procedure in merito a particolari tipi di intervento, tra i quali rientrano anche quelli relativi ai dehors. «Numerosi punti della delibera sull’arredo esterno dei locali proposta dall’amministrazione sono in aperto contrasto con il decreto in questione il quale, in sostanza, ridimensiona la posizione della Soprintendenza, modificando le procedure seguite per ottenere l’utilizzo commerciale degli spazi esterni alle attività, alleggerendo l’iter burocratico autorizzativo attuale e bypassando in molti casi il parere del soprintendente», spiega il consigliere comunale.
«Nello specifico, per i gazebo o le verande vere e proprie si può accedere alla procedura semplificata mentre alcune autorizzazioni non servono più», continua il politico locale. «Alla luce di ciò, se l’amministrazione non modifica l’atto, che potrebbe anche essere sospeso o del tutto ritirato, non possiamo che dare una bocciatura», precisa Ludovico Balsamo.
Il regolamento sui dehors ha avuto una genesi controversa. Presentato dall’amministrazione di Enzo Bianco, agli inizi, come uno degli obiettivi da centrare in breve tempo, resta bloccato negli uffici alle Attività produttive per anni, in attesa di un parere della Soprintendenza ai Beni culturali etnei e di un accordo tra la stessa e Palazzo degli elefanti. Necessaria poiché, gran parte delle aree interessate dall’atto rientrano nel centro storico. Nel frattempo c’è stato il cambio della guardia sia all’assessorato competente (con le dimissioni di Angela Mazzola e l’insediamento di Nuccio Lombardo) e pure alla Soprintendenza (con il passaggio del testimone da Fulvia Caffo a Mirella Patanè). «ll regolamento, stavolta, è arrivato all’attenzione della commissione al Commercio il 25 marzo scorso, dopo essere stato ideato senza un opportuno confronto con i componenti né con i rappresentanti delle categorie dei commercianti», conclude Ludovico Balsamo.
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