Cambiano l’assessore alle Attività produttive del Comune di Catania e la soprintendente ai Beni culturali, e arriva puntale la promessa sulla delibera dei dehors. Gli arredi esterni per i locali del centro si faranno, e pure presto: parola del neo-componente della giunta del sindaco Enzo Bianco, l’esponente di Articolo 4 Nuccio Lombardo. «Si tratta di una priorità della mia funzione, del primo cittadino e di tutta l’amministrazione», dichiara a MeridioNews. «Aspettiamo di leggerne il testo», taglia corto la vicepresidente dell’associazione di categoria Fipet-Confcommercio Elena Malafarina. Mentre si aspetta un «certo coinvolgimento» nei vari passaggi dell’iter burocratico la commissione consiliare al ramo, quella guidata da Ludovico Balsamo.
Il regolamento sui dehors pubblici è fermo negli uffici di Palazzo degli elefanti da oltre due anni e mezzo. Sul documento si è registrato dapprima un rallentamento del Consiglio comunale – che ha presentato circa 130 emendamenti al testo redatto dall’ex assessora Angela Mazzola – e poi lo stop della Soprintendenza ai Beni culturali sull’allestimento degli arredi urbani esterni dei locali in aree sottoposte a vincolo paesaggistico e archeologico. Al netto di un testo, quello passato, che difficilmente è riuscito a ad avere contemporaneamente il favore dei commercianti, delle sigle di categoria e del consiglio comunale. «Il regolamento è pronto, questa settimana ho un incontro con la Soprintendenza dopodiché lo invierò alla presidenza del Consiglio che deciderà a quale commissione inoltrarlo», dichiara Lombardo.
«Penso di concludere tutti i passaggi entro il mese di dicembre e di portarlo al vaglio dell’aula nei primi mesi del nuovo anno. Mi sono insediato da poco ma – conclude il componente di giunta – è il mio primo obiettivo». La necessità di fare presto è dettata anche dalla conclusione della stagione estiva e dalla consuetudine degli operatori commerciali etnei di installare all’esterno dei locali tende di plastica e tessuto. Molte delle quali sono tutte uguali, di colore bordeaux, e sono presenti sia in piazza Currò che in piazza Teatro Massimo, entrambi punti nevralgici della movida catanese. Comodità per gli avventori che sentono freddo all’esterno dei pub e per gli imprenditori che guadagnano spazio, ma non esattamente esenti da polemiche estetiche.
Dati ai quali si aggiungono le lamentale di chi al centro storico ci tiene e non si rassegna a vedere i turisti costretti a ritrovarsi in un unico scatto il teatro Massimo Bellini e un tendone. «So che il regolamento sui dehors è una priorità per il Comune, così come lo è quello sui chioschi e ho sentito dire – afferma Balsamo – che il cambio di dirigenza alla Soprintendenza possa essere un fatto favorevole». E conclude: «Mi auguro che il nuovo testo (sul quale l’amministrazione mantiene ancora il riserbo) sia buono e che l’assessore coinvolga la commissione al Commercio». «Senza visionarlo non posso formulare alcun giudizio ma l’idea di un regolamento che semplifichi e chiarisca diritti e doveri è sempre un passo avanti», chiude Malafarina.
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