Doveva essere la giornata della svolta e invece si è concluso tutto con un altro rinvio. La riunione congiunta tra le commissioni Bilancio, Urbanistica e Attività produttive per discutere del nuovo regolamento sul suolo pubblico, fondamentale per dirimere la questione dei dehors, gli spazi esterni coperti dei locali, si arena sul tariffario. «Come volevasi dimostrare alla fine esce sempre un problema – dice a MeridioNews Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia in Consiglio – C’è tutta l’intenzione di portare a termine questo atto, ma è chiaro che serve chiarezza, sono troppi ancora i nodi da sciogliere»
Uno dei problemi principali perché la discussione possa finalmente decollare è quello della cifra da far pagare a chi chiede un’autorizzazione. «Su uno stallo blu – spiega Tantillo – l’Amat guadagna, in zona A, tra gli 8 e i10 euro al giorno, volendo arrotondare siamo sui 2500 euro all’anno. Nel momento in cui cedi lo stallo a un commerciante non solo questa cifra viene meno, ma l’esercente pagherà una cifra vicina ai 450 euro all’anno di Tosap, la tassa sul suolo pubblico. Tasse che sullo stesso stallo pagherà a fine anno anche Amat». Una questione non da poco, che riguarda, in modo diverso, anche le zone a traffico limitato.
«Non si dovrebbero dare concessioni nella Ztl – aggiunge il consigliere – finché non c’è un piano di sicurezza, con vie di fuga ben precise, perché vanno bene i regolamenti, ma bisogna anzitutto rispettare il codice della strada. Non credo che chi le autorizzazioni per le zone a traffico limitato passino anche dall’ufficio traffico e invece dovrebbero, perché non si tratta di isole pedonali, ma di aree in cui passano le auto». La soluzione più plausibile è quella di diversificare le tariffe per le diverse zone della città, ma questo richiederà una rimodulazione del piano, revisione che Catania ha garantito poter essere pronta a brevissimo.
«Ogni zona della città avrà un suo valore per metro quadro – conclude Tantillo – Certo, alcune tariffe saranno molto alte ragionando in questo modo, ma ci si affiderà alla politica per cercare di trovare una sintesi in grado di accontentare tutti». Lo stallo sul piano dell’occupazione del suolo pubblico è comunque destinato a risolversi a breve, visto che la discussione tiene infatti fermi ai box gli altri due piani in corso di approvazione: quello sui rifiuti e quello sul sociale.
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