L’anagrafe del Comune di Palermo ha spedito al sindaco Leoluca Orlando le prime quattro pratiche giudicate “irricevibili” dall’ufficio (alla luce del decreto sicurezza), presentate da richiedenti asilo, tre uomini del Bangladesh e una donna libica. Il sindaco, lo scorso 2 gennaio, ha chiesto agli uffici di valutare la sospensione degli effetti della legge e in seguito ha aggiunto che avrebbe provveduto lui stesso a firmare i documenti.
Il no alle quattro pratiche, da parte dell’Anagrafe, risale al 28 gennaio. Intanto, nell’ufficio di viale Lazio che si occupa delle richieste dei migranti, alcuni impiegati sono ancora in malattia. Lunedì scorso, primo giorno di appuntamenti dopo il ‘blocco’ stabilito il 2 gennaio, i dipendenti in malattia erano 5 su 6 e oggi il numero è inalterato, spiega il capo area Maurizio Pedicone: «Avevo spostato quattro unità da altri settori: anche questi si sono ammalati. Chi ha preso una storta, chi si è stato male in ufficio, chi ha l’influenza. Ho mandato i medici fiscali come impone la legge ma i dipendenti sono stati trovati nelle loro case. Ho spostato 2 persone da altri uffici per l’esame delle pratiche».
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