Decreto riaperture, il 31 marzo stop a stato d’emergenza Il programma delle nuove regole. «Fondamentali vaccini»

Nonostante l’aumento dei contagi – in cui la Sicilia si distingue in negativo a livello nazionale – il governo ha tracciato le tappe di una sorta di ritorno alla normalità. L’annuncio, dopo le bozze circolate da ieri, al termine del Consiglio dei ministri che si è tenuto questo pomeriggio a Roma. Sul tavolo le novità che entreranno in vigore a partire dal 31 marzo, ossia dal giorno in cui terminerà lo stato d’emergenza, entrato in vigore con l’inizio della pandemia nel 2020. A spiegare il provvedimento, che comunque non smantella tutta la struttura esistente, sono stati il presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza. «Gradualmente si acquista un carattere di ordinarietà ma se dovessero esserci sviluppi nella curva epidemiologica potremmo intervenire con le strutture esistenti»

Il decreto Riaperture prevede la fine delle fasce delle colorazioni di rischio per le Regioni. Dal 30 aprile fine dell’obbligo di indossare le mascherine di protezione individuale all’aperto e al chiuso. A partire da fine aprile servirà il green pass base per i trasporti a lunga percorrenza, mentre c’è lo stop all’obbligo di certificazione verde per il trasporto pubblico locale. Gli stadi ritornano con capienza al cento per cento. Fino al 30 aprile il green pass rafforzato servirà per piscine, centri natatori, centri benessere, palestre, strutture ricettive, convegni, congressi, centri ricreativi, feste e cerimonie sia civili che religiose, sale gioco/scommesse/bingo, discoteche e assimilate, partecipazione a spettacoli e competizioni sportive al chiuso. Resta rafforzato per servizi di ristorazione al banco e al tavolo ma solo al chiuso. Dal 1 maggio viene eliminato il green pass.

La sospensione dei lavoratori senza super green pass sopra i 50 anni «non avverrà più. Sarà sufficiente per loro fino al 30 di aprile avere il green pass base. La sospensione – spiega il ministro Speranza – resterà solo per la fascia del personale sanitario e i lavoratori di strutture ospedaliere e delle Rsa, in questo caso il prolungamento dell’obbligo è al 31 dicembre». Le nuove regole varate con il decreto Riaperture prevedono che chi non è vaccinato non dovrà fare la quarantena se ha avuto un contatto con un positivo, come avviene adesso con i vaccinati. Per le scuole chi è positivo resterà a casa mentre gli altri continueranno ad andare in classe senza vincoli numerici legati alla didattica a distanza.

«Se possiamo permetterci queste riaperture lo dobbiamo a una campagna di vaccinazione con risultati straordinari a livello mondiale – spiega durante la conferenza stampa il ministro della Salute Speranza Siamo al 91,3 per cento di persone che hanno fatto la prima dose. Abbiamo affrontato la stagione autunno-inverno senza chiusure mentre importanti Paesi europei hanno fatto ricorso al lockdown. Dobbiamo chiedere a tutti di insistere in questa campagna vaccinale. Ogni vaccino in più sarà uno scudo per il nostro Paese». Durante le domande riservate ai giornalisti il primo quesito è relativo alla quarta dose del vaccino anti Covid-19. «Non ci sono evidenze scientifiche che ci portano a dire di effettuarlo a tutti i cittadini – spiega Speranza – Stiamo valutando, dopo il via libera ai fragili, di estenderlo alle fasce d’età più avanzate. In qualunque caso siamo pronti e abbiamo verificato la disponibilità delle nostre scorte».  

Redazione

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