DAZN non ha ancora conquistato Palermo Tra il partito degli scontenti e gli utenti felici

Il nemico ha un ‘volto’ ed è stato individuato. E’ il ritardo nel caricamento dei contenuti streaming (buffering). Ostacolo principale nella love-story, ancora in fase embrionale e tutta da costruire, tra gli utenti e DAZN, la nuova piattaforma che ha acquisito la serie B e attraverso la quale saranno visibili quest’anno le partite del Palermo. I malati di rosanero, coloro che nonostante la serie cadetta non sono disposti a perdersi un solo minuto della propria squadra del cuore, devono fare i conti con una malattia (i problemi legati al buffering, appunto) che ha già contagiato varie zone d’Italia e che si è diffusa pure nel territorio palermitano. In questo avvio stagionale (in relazione al Palermo il concetto vale soprattutto per la gara contro la Salernitana della prima giornata dato che il match con la Cremonese è andato in onda anche sulla Rai), problemi tecnici come ad esempio uno streaming poco fluido o una scarsa qualità delle immagini sono stati scomodi compagni di viaggio dei fruitori e, nell’ambito di una prima scala di valutazione, hanno spostato dalla parte del segno ‘meno’ l’indice relativo all’impatto che ha avuto in città la nuova frontiera calcistico-televisiva.

Molte persone, come si evince dalle proteste e dalle lamentele manifestate soprattutto sui social, non sono riuscite a godersi l’evento che volevano seguire: troppe interruzioni del segnale, ritardi, salti e qualche problema legato anche all’audio. Il caso del match con la Salernitana dello scorso 25 agosto fa giurisprudenza: ad un certo punto l’intoppo riconducibile al buffering ha preso il sopravvento creando un clamoroso sfasamento tra il tempo reale e quello del caricamento delle immagini. Esempio pratico: è capitato a diverse persone (anche a me ma questo poco importa…) che Salernitana-Palermo su DAZN fosse ancora al 35’ della ripresa mentre Salernitana-Palermo in tempo reale era già terminata. E meno male che diversi appassionati rosanero rimasti incastrati tra queste due dimensioni temporali sapevano attraverso il cellulare che il match era finito 0-0 quando, nel finale, hanno visto l’errore in presa di Brignoli sulla punizione di Di Gennaro da cui era scaturito il gol di Bocalon annullato dopo qualche secondo per fuorigioco. Morale della favola: partendo dal presupposto che DAZN funziona solo con una buona/ottima connessione Intenet, l’esordio a Palermo della nuova piattaforma (mettendo sul piatto della bilancia i giudizi della gente e tastando l’umore della piazza) non è stato particolarmente incoraggiante.

Quello relativo agli scontenti è stato finora un campione rappresentativo in città ma questo campione non cancella, nella torta, la fetta di utenti che finora non ha avuto alcun problema. C’è chi come Angelo ha visto la partita del Palermo tranquillamente sul suo cellulare o chi come Giovanni, residente in provincia, per seguire il match ha sfruttato con successo la Playstation del figlio. E ci sono anche i tifosi che si sono goduti la gara e altri eventi sportivi in televisione grazie ad una Smart Tv o ad alcuni dispositivi (come Google Chromecast o Fire Stick TV) compatibili con i contenuti DAZN. «Abbiamo seguito il Palermo e anche le tre gare di A in esclusiva senza interruzioni di segnale o disservizi vari. DAZN rappresenta un modo nuovo di vedere il calcio. Basterà poco per abituarsi». Diversa l’opinione di altri clienti, soprattutto gli over 60 affezionati ad un calcio più tradizionale: «Non ci riconosciamo in questo calcio moderno – sottolineano diversi tifosi old style alcuni dei quali sostengono che DAZN sarà una meteora – è troppo spezzettato e sempre più dominato dal business delle televisioni. Abbiamo provato a capire come funziona DAZN ma non abbiamo dimestichezza. Vedere una partita prima era più facile».  

E’ il disagio manifestato presso uno Sky Center di Palermo da uno spaesato calciofilo che non sapeva che per vedere DAZN su Sky servisse il decoder Sky Q e anche quello di una persona di circa 75 anni alla quale mancano gli strumenti di base: «Ho provato a collegarmi per vedere la partita ma non ci sono riuscito. Come mai?”. Risponde l’operatore: «Ha controllato la sua connessione Internet?». Settantacinquenne: «E che c’entra Internet, io voglio vedere la partita…». Nella torta è visibile anche una fetta di persone che si è già affezionata al calcio in streaming (secondo lo slogan basato sul concetto di calcio da seguire ‘quando vuoi, dove vuoi’). Fetta piccola ma da non trascurare. Prendete l’esempio di Salvatore, tifoso rosanero doc in zona Fiera del Mediterraneo. La nuova modalità di fruizione lo ha già conquistato. A tal punto che, in occasione di Palermo-Cremonese, per il gusto di familiarizzare con la nuova frontiera calcistica ha preferito DAZN alla ‘comodità’ della diretta su Raisport.

Antonio La Rosa

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