Dario Cartabellotta: “No alle trivelle. Nel Mediterraneo o si pesca o si cerca petrolio”

OGGI A MAZARA DEL VALLO SI CHIUDE BLUE SEA LAND 2014 CON UNA PREGHIERA COMUNE TRA CATTOLICI, EBREI E MUSULMANI TRA LA CHIESA DI SAN FRANCESCO E LA MOSCHEA

Un “No’ alle trivelle nel Mediterraneo che rischiano, tra le tante cose, di distruggere le aree marine dedicate alla pesca è arrivato ieri da Dario Cartabellotta, dirigente generale del dipartimento Pesca della Regione siciliana.

Intervenendo al convegno: “Gli strumenti comunitari per la gestione delle politiche costiere e le relazioni di cooperazione transnazionale nel mediterraneo e nell’Africa” celebrato a Mazara del Vallo, nell’ambito Blue Sea Land 2014, l’Expo delle eccellenze agro-ittiche-alimentari del Mediterraneo, Africa e Medioriente allargato, Cartabellotta è andato giù pesante: “L’esperienza dei mestieri del mare non è scritta nei trattati scientifici, Expo 2015 non è centrato sulla tecnologia, ma sulla nutrizione e sull’ambiente. Finalmente ci occupiamo di cibo, cioè di terra e di mare e di questo parleremo nel cluster biomed. Oggi c’è un dibattito in corso, i pescatori non vogliono le trivelle che ricadono nelle zone 16 e 15 dove si sta ripopolando il mare di specie pregiate come il gambero rosa ed i pelagici: o si pesca o si cerca petrolio”.

Una dichiarazione importante, quella di Catrtabellotta, da un uomo che dimostra indipendenza, se è vero che è stato nominato da un Governo regionale prono agli ordini del Governo nazionale di Matteo Renzi, che vorrebbe trasformare il Mediterraneo in un’area di estrazione petrolifera.

Insomma, i renziani siciliani, per fortuna, non hanno ‘ascarizzato’ l’Amministrazione regionale. Ci sono ancora dirigenti generali che pensano con la propria testa. Cosa, questa, che è una garanzia per i siciliani.

E’ intervenuto l’Ambasciatore del Marocco in Italia, Hassan Abouyoub: “Il Marocco e il primo paese africano per la pesca grazie alle riserve della costa atlantica. Non c’è conflittualità ma complementarietà strategica in terra ed in mare. Oggi dobbiamo pensare ad un mediterraneo allargato sino al Sael, per un nuovo modello di cooperazione visto che l’approccio stabilito dal trattato di Barcellona “costa nord sud” è fallito dobbiamo guardare più ai fratelli che devono ricostruire i loro Paesi ed aprire un nuovo dialogo con l’Africa subsahariana Roderick Galdes, Segretario di Stato della Pesca di Malta: “Il Mediterraneo è stato diviso in due grandi bacini est e ovest ma oggi dobbiamo rinforzare la cooperazione”.

Lo stesso appello ha fatto il Ministro per la pesca del Costa d’Avorio, Kobenan Kouassi Adjoumani, che ha spiegato che il suo Paese è il primo esportatore di tonno in Italia, Spagna e Francia: “Vi è una filiera di pesca e trasformazione – ha spiegato – con migliaia di addetti di cui molte donne che funziona grazie ad un accordo di parte arrivato con l’UE, che va ridiscusso, ma è migliorato negli aspetti commerciali”.

L’assessore all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea della Regione siciliana. Ezechia Paolo Reale, ha sottolineato: “Il collante storico tra i popoli del Mediterraneo è stata l’amicizia e la Sicilia ha sempre guardato al mare come un bene comune, solo la pace consentirà la crescita. C’è un filo conduttore tra Blu Sea Land e l’Expo Milano 2015: questa è la dieta mediterranea con i suoi pilastri: olio, grano e vino, ma anche il pesce e la nostra antica cultura del mare di cui Mazara del Callo è il centro”

Giuseppe Castiglione, Sottosegretario di Stato del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MIPAAF) ha concluso i lavori: “L’Italia presidente di turno UE tornerà ad occuparsi di Mediterraneo con le nuove risorse del Feamp 2020, il fondo per la pesca, abbiamo stanziato 100 milioni destinati alla ricerca ed alla raccolta di dati per favorire l’innovazione, ma la vera novità sarà il sostegno alla pesca artigianale”.

Infine il Presidente del Distretto Produttivo della Pesca di Mazara del Vallo, Giovanni Tumbiolo, ha riunito i rappresentanti dei Paesi che hanno partecipato ai lavori del convegno ed un corteo con in prima fila l’Imam della grande moschea della Capitale, Muhammad Hassan Abdulghaffar, ed il capo della comunità Bektashi dell’Albania, Baba Mondi, hanno raggiunto lo stand in piazza della Repubblica del MIPAAF.

I due religiosi insieme al Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, Monsignor Domenico Mogavero, ed al Rabbino Capo della Comunità Ebraica Siciliana, Stefano Di Mauro-Itzaak, questo pomeriggio alle 17,00, presso il piazzale San Francesco (tra la Chiesa San Francesco e la Moschea Ettakwa) reciteranno l’invocazione rotariana, una preghiera comune per la pace che travalica le differenze fra i popoli, culture e religioni diverse.

Redazione

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