Dal Val di Noto alla Scala dei Turchi con i treni storici Appuntamenti continueranno per le sagre d’autunno

Sono pronti a riprendere la propria corsa i treni storici della Sicilia. Tra riconferme e percorsi inediti, anche quest’anno turisti e visitatori potranno salire a bordo delle mitiche centoporte, le storiche carrozze delle ferrovie dello Stato degli anni Trenta, per rivivere un’esperienza di viaggio con atmosfere d’altri tempi. L’iniziativa, voluta dall’assessorato al Turismo della Regione siciliana, in collaborazione con Fondazione FS Italiane e Trenitalia regionale, prevede un’offerta culturale più ampia dopo i successi dello scorso anno. Alle immancabili tappe estive, nel cuore del barocco siciliano e della Valle dei Templi, si aggiungeranno cinque fermate che intrecceranno cultura ed enogastronomia, attraversando tutto il territorio siciliano. 

Per gli appassionati di arte e cultura torna il Treno del Barocco. Partenza il prossimo 30 luglio dal capoluogo aretuseo per la tratta Siracusa-Noto-Modica, viaggio che sarà riproposto il 20 agosto. Costo del biglietto venti euro per gli adulti, dieci euro dai quattro ai dodici anni e gratuito per i più piccoli. Un viaggio alla scoperta del Val di Noto, a bordo della locomotiva d’epoca D445, con lunghe soste previste durante la corsa per consentire escursioni e visite turistiche delle città, accompagnati da guide autorizzate. 

Con la stessa locomotiva, sempre con partenza da Siracusa, il 6 agosto e il 3 settembre si potranno raggiungere invece Scicli e Ragusa, mentre il 20 agosto, da Caltanissetta, partiranno i treni dei Templi e del Mare, che ogni anno fanno registrare migliaia di presenze, diretti alla Valle dei Templi di Agrigento e a Porto Empedocle. Due appuntamenti che permetteranno di visitare anche il parco archeologico della Valle dei Templi, il Giardino di Kolymbethra e la Scala dei Turchi. Per coloro che non riusciranno a saziarsi solo con l’arte, il viaggio sui binari della cultura quest’anno proseguirà anche nel periodo autunnale, con particolare attenzione alle sagre isolane

Domenica 3 settembre, su carrozze d’epoca tipo 1959 serie 45000 e locomotivaE646, si viaggerà in direzione Milo, per la 37esima edizione del Vinimilo, una delle vetrine più importante a livello internazionale per la presentazione dell’eccellenza vitienologica italiana. Il treno storico partirà da Messina e arriverà a Giarre, poi i visitatori verranno trasferiti a Milo. Domenica 17 settembre, sempre a bordo della stessa locomotiva, sarà di scena Enoetna a Santa Venerina, che punta alla riscoperta degli antichi sapori, attraverso l’artigianato locale e i prodotti tipici dell’agroalimentare. In questo caso il treno partirà sempre da Messina con destinazione Guardia-Mangano, frazione di Acireale, vicina a Santa Venerina. La domenica successiva, questa volta a bordo della locomotiva D445 sarà protagonista la Festa dei formaggi iblei a Ragusa

Fermate previste anche nelle sagre della parte occidentale della Sicilia. Domenica otto ottobre a Petrosino, le automotrici AL n668 serie 300, intrecceranno la cultura con I presidi di slow food della provincia di Trapani e, sempre nella stessa giornata, sarà possibile raggiungere San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, per la sagra della ciambella e dei grani antichi siciliani, con la locomotiva E646. 

Buon cibo e turismo sostenibile a sostegno delle iniziative enogastronomiche siciliane, che rappresenteranno un’attrattiva per le migliaia di viaggiatori che continuano a preferire la Sicilia come meta turistica. I dati, recentemente diffusi dall’osservatorio regionale sul turismo, certificano che nei primi sei mesi di quest’anno c’è stato un incremento del 19 per cento di turisti rispetto allo scorso anno, quando il turismo siciliano aveva già fatto registrare un aumento del 21 per cento rispetto all’anno precedente. Dati incoraggianti che, secondo gli organizzatori, dovrebbero far registrare sold out per tutte le iniziative previste, in attesa che vengano istituite le ferrovie turistiche che potrebbero contribuire alla promozione del territorio e a generare ulteriori attività turistiche incrementando l’occupazione.

Salvo Caniglia

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