«In considerazione della complessità dei servizi richiesti, si è ritenuto non congruo il termine assegnato del 28/10/2014 per la presentazione dell’offerta». Slitta così di un mese, al 30 novembre, con un annuncio sul sito del Comune di Catania, il bando per la realizzazione e gestione di una libreria al museo civico Castello Ursino e di un caffè letterario – con libreria annessa – a palazzo della Cultura. Ma, intanto, sempre dall’assessorato alla Cultura del Comune di Catania spunta l’avviso di un altro bando: Meet young cities. Questo sì davvero complesso e dal corposo finanziamento, ma pubblicato online il 22 novembre e in scadenza alle ore 13 di giorno 28. Il tempo è poco? Facciamo un gioco è il nome dell’incontro di co-progettazione preventiva pensato per oggi dall’associazione Officine culturali, dopo aver sentito amici e colleghi.
Il bando Myc (Meet young cities) mira alla partecipazione e inclusione sociale dei giovani, specie le fasce svantaggiate, attraverso la progettazione di nuovi servizi, di start-up imprenditoriali o la facilitazione all’accesso di servizi già esistenti. L’avviso pubblico è stato pubblicato il 3 novembre dai soggetti promotori: l’agenzia nazionale per i giovani (Ang), la fondazione istituto per la finanza locale (Ifel) e l’associazione nazionale Comuni italiani (Anci). La stessa, quest’ultima, che pochi giorni dopo eleggeva proprio il sindaco di Catania Enzo Bianco come nuovo presidente del consiglio nazionale. Eppure il bando sul sito del Comune etneo è arrivato solo lo scorso sabato. E ancora più stretti – poco più del weekend successivo alla scadenza – sono i tempi a disposizione per finalizzare l’offerta.
Per accedere al bando, infatti, è necessario essere associazioni giovanili e avere come partner indispensabile un Comune o una unione di Comuni. Non appena ricevute le proposte di idee per la linea di intervento scelta dall’amministrazione a cui ci si presenta – nel caso di Catania cultura e turismo -, il Comune sceglierà i progetti da sostenere in partnership. Ed economicamente. Perché, con un tetto massimo di 125mila euro a progetto, almeno il 20 per cento dovrà essere necessariamente finanziato dai partner: con un contributo economico, ma anche in termini di personale o beni messi a disposizione. In tutto verranno finanziate idee per totale di un milione di euro.
Quando il Comune di Catania sceglierà i progetti, rimarranno solo tre giorni per preparare la vera offerta: domanda di partecipazione, proposta progettuale, piano finanziario, accordo e una delibera di giunta. Da sabato fino alla mezzanotte di lunedì 1 dicembre, quando tutta la documentazione dovrà essere già stata spedita all’Anci. Tempi davvero stretti per verificare tutti i requisiti, stilare una buona idea e proporla. Tanto che diverse associazioni etnee hanno deciso di fare rete. Si vedranno oggi alle 19.30 al bookshop del Monastero dei Benedettini per studiare il bando e alternarsi in brevi interventi che illustrino le idee di partecipazione. Dopo la divisione in tavoli tematici, alla presenza di alcuni facilitatori, verrà compilato il formulario del bando con le proposte più condivise, allegando la lista dei partecipanti – gruppi o singoli – e il soggetto capofila che presenterà la domanda. Un modo per trasformare la necessità dei tempi stretti nella virtù della co-progettazione su cui punta lo stesso bando.
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