Petralia Sottana e Trinità, comune in provincia di Cuneo, sorelle nel nome della Resistenza. Un gemellaggio suggellato in nome di Calogero Bracco, partigiano nato nel comune siciliano e ucciso a soli 25 anni dai repubblichini in terra piemontese il 9 aprile del 1945. Con voto unanime alla delibera, il consiglio comunale ha approvato il gemellaggio tra la città di Petralia Sottana e Trinità, in onore, appunto, del partigiano Calogero Bracco. Il soldato siciliano morì giovanissimo ed è stato ricordato come uomo fedele, che lottò per difendere i propri ideali. Il comune madonita ha sempre tramandato il ricordo del proprio cittadino. Ogni anno a Petralia si commemora la festa della liberazione in ricordo del partigiano Bracco: nel 1965 gli è stata intitolata una via, nel 1976 una targa scolpita è stata collocata nel monumento comunale dedicato ai caduti in guerra e nel 2009, su iniziativa di alcuni giovani, è partita una petizione per il rifacimento della lapide cimiteriale utilizzata nel 2012, quando i resti di Calogero Bracco sono stati traslati.
«Il partigiano Bracco ha fatto una scelta di campo pur essendo consapevole del rischio cui sarebbe incorso», ha commentato il primo cittadino di Petralia Santo Inguaggiato. «Bisogna ringraziare tutti i partigiani che si sono spesi per la nascita della Costituzione. Oggi non si può rimanere insensibili davanti a tutti i migranti che fuggono dalla loro patria per evitare la morte».
Alla commemorazione erano presenti il sindaco di Trinità, Ernesta Zucco, che ha espresso parole di orgoglio nei confronti di tutti i caduti in guerra, ricordando che: «A Trinità la commemorazione dei caduti si celebra il 23 luglio. Proprio in questa data, nel 1944, praticamente tutti i cittadini rimasero senza casa per via di un incendio che ha danneggiato una novantina di abitazioni».
Il sindaco Inguaggiato, poco prima che terminasse il consiglio, ha voluto omaggiare con la chiave della città il sindaco di Trinità Ernesta Zucco. Oltre ai primi cittadini, hanno partecipato alla manifestazione anche il presidente del centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco, il procuratore aggiunto di Palermo Leonardo Agueci, il segretario dell’ Anpi di Palermo Angelo Ficarra, la deputata Magda Culotta e Giusi Vacca dell’Anpi di Isnello. Commozione ha suscitato l’intervento di un nipote del partigiano Bracco, Massimiliano: «Non sono mai stato emozionato come oggi», ha detto. «Ringrazio quanti si sono spesi per questo gemellaggio. Negli anni passati sono stato a Trinità e ho parlato con i cittadini che ricordavano mio zio, trucidato e poi fucilato. Un ricordo per me molto importante».
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